Insonnia: potrebbe essere colpa dell’inquinamento atmosferico

VEB

Purtroppo sempre più italiani soffrono di insonnia, e passare la notte con gli occhi spalancati, sperando di prendere sonno prima del suono della sveglia, non è certo un buon modo per prepararsi a un nuovo giorno.

Secondo una nuova ricerca presentata alla ATS International Conference 2017, sarebbe l’aumento dei livelli di inquinamento una delle cause maggiori del fatto che per tanti è sempre più difficile dormire.

Lo studio, condotto presso la University of Washington, riprende l’argomento trattato in altre indagini scientifiche che dimostravano come la diminuzione della qualità dell’aria ha effetti sulla salute del cuore e dei polmoni: ora scopriamo che sono a rischio anche le notti di sonno.

Lo studio prende in esame la quantità di tempo che i partecipanti trascorrono addormentati in letto di notte rispetto a quanto passano svegli in letto, la cosiddetta «efficienza del sonno». I risultati mostrano che una maggiore esposizione al biossido di azoto e alle polveri sottili come le PM 2.5 rende più probabile avere una scarsa efficienza del sonno.

Un confronto con dati fisici e socioeconomici ha rivelato che l’esposizione a lungo termine ai fattori inquinanti può avere effetti negativi sul sonno e sconvolgere i nostri ritmi sonno-veglia.

“Questi nuovi risultati indicano la possibilità che i livelli comuni di inquinamento atmosferico non solo influenzino la malattia del cuore e del polmone, ma anche la qualità del sonno”, spiega la ricercatrice Martha E. Billings, “Migliorare la qualità dell’aria può essere un modo per migliorare la salute del sonno e forse ridurre le disparità di salute”.

Ma la cattiva qualità dell’aria non sarebbe l’unica causa.

“Una minore qualità del sonno è uno dei tanti modi in cui il senso di solitudine ‘ti entra dentro’”, riportano gli autori dello studio Sleeping with one eye open: loneliness and sleep quality in young adults pubblicato dalla Cambridge University Press nel maggio 2017.

Il sentirsi soli, che viene definito come “l’angosciante sensazione di sentirsi inadeguati all’interno della società”, è secondo gli scienziati causa di insonnia.

Lo studio ha preso in esame un campione di 2.200 inglesi, costituito da gemelli omozigoti nati fra il 1994 e il 1995. Gli intervistati hanno spiegato che sentirsi soli non significa semplicemente essere maltrattati o isolati in un determinato gruppo sociale, ma sentirsi irrimediabilmente inadeguati per la vita sociale.

I legami tra la qualità del sonno e la solitudine, dice la ricerca, ci sono ma devono ancora essere indagati in profondità. Ciò che è certo è che l’insonnia è uno dei tanti modi – legato anche allo stress – in cui il senso di solitudine si manifesta.

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