L’estate e i costi energetici elevati sono una preoccupazione crescente. Immagina una soluzione che non dipenda solo dall’aria condizionata. L’intelligenza artificiale (IA) sta aprendo nuove frontiere nella scienza dei materiali, con una recente scoperta che potrebbe rivoluzionare il modo in cui raffreddiamo le nostre case e riduciamo le bollette. Ricercatori hanno sviluppato materiali rivoluzionari che promettono di mantenere gli ambienti interni più freschi, sfruttando il potere dell’apprendimento automatico.

La Scienza Dietro il Raffreddamento Passivo Intelligente
Scienziati dell’Università del Texas ad Austin, in collaborazione con la Shanghai Jiao Tong University, la National University of Singapore e l’Università di Umea in Svezia, hanno utilizzato un innovativo framework di apprendimento automatico per progettare “meta-emettitori termici tridimensionali complessi“. Questi materiali, di cui ne sono stati generati oltre 1.500 varianti, hanno la capacità unica di emettere calore in modo selettivo e controllato, aprendo nuove possibilità per un’efficienza energetica senza precedenti.
Come dichiarato da Yuebing Zheng, professore presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica Walker della Cockrell School of Engineering e co-responsabile dello studio pubblicato su Nature: “Il nostro framework di apprendimento automatico rappresenta un significativo passo avanti nella progettazione di meta-emettitori termici. Automatizzando il processo ed espandendo lo spazio di progettazione, possiamo creare materiali con prestazioni superiori, precedentemente inimmaginabili.”
Risparmio Energetico Reale e Ampie Applicazioni
I test sul campo hanno dimostrato l’efficacia di questi nuovi materiali. Uno dei prototipi è stato applicato sul tetto di una casa modello e confrontato con vernici commerciali. Dopo quattro ore di esposizione alla luce solare diretta a mezzogiorno, il tetto rivestito con il meta-emettitore risultava, in media, da 5 a 20 gradi Celsius più freddo rispetto a quelli trattati con vernici convenzionali.
Le stime del team sono impressionanti: un sistema di raffreddamento basato su questi materiali potrebbe far risparmiare circa 15.800 kilowattora all’anno in un condominio situato in una città calda come Rio de Janeiro o Bangkok. Per dare un contesto, un condizionatore d’aria standard consuma in genere circa 1.500 kilowattora all’anno.
Le potenziali applicazioni non si limitano alle abitazioni. Questi materiali potrebbero essere impiegati per mitigare l’effetto isola di calore urbano nelle città, riflettendo la luce solare e rilasciando calore in modo mirato. Potrebbero anche rivoluzionare la regolazione termica nei veicoli spaziali, nella produzione di abbigliamento rinfrescante e persino nel rivestimento degli interni delle automobili per ridurre l’accumulo di calore. La capacità dell’IA di superare le limitazioni dei metodi di progettazione tradizionali, lenti e basati su tentativi ed errori, promette di accelerare l’adozione su larga scala di queste tecnologie.
Vuoi scoprire di più sui progressi dell’intelligenza artificiale e sui materiali innovativi?
Ti invitiamo a consultare le seguenti fonti autorevoli:
- Nature Journal: https://www.nature.com/ (per articoli scientifici originali, inclusa la ricerca citata)
- The University of Texas at Austin – Cockrell School of Engineering: https://www.engr.utexas.edu/ (per approfondimenti sulle ricerche del team)
- IEA (International Energy Agency): https://www.iea.org/ (per informazioni sull’efficienza energetica globale e le politiche)
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!