Per decenni, nell’immaginario collettivo, la Svizzera è stata la meta indiscussa dei grandi patrimoni mondiali. Oggi, però, lo scenario sta cambiando rapidamente e un nuovo paese, baciato dal sole e dalla storia, sta prendendo il suo posto: l’Italia.

Non solo “dolce vita”: il vero motore è il fisco
Siamo onesti: l’idea che l’Italia attragga per il suo clima, la sua cucina e i suoi paesaggi mozzafiato non è una novità. La “dolce vita” è da sempre il nostro miglior biglietto da visita. Tuttavia, il recente esodo di milionari verso lo Stivale ha una radice ben più pragmatica, che si aggiunge al fascino del Bel Paese: un regime fiscale estremamente vantaggioso.
Secondo il prestigioso report di Henley & Partners, società leader nella consulenza sulla migrazione per investimento, si prevede che circa 2.200 super-ricchi (HNWI) si trasferiranno in Italia nel corso del 2024. Questo dato posiziona l’Italia sul podio globale, rendendola una delle destinazioni più ambite, capace di competere e spesso superare mete storiche come la stessa Svizzera o gli Emirati Arabi Uniti.
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Il segreto di questo successo risiede in una norma introdotta nel 2017, che permette ai nuovi residenti di optare per un’imposta forfettaria di 100.000 euro all’anno sui redditi prodotti all’estero (come dividendi, interessi, plusvalenze), a prescindere dal loro ammontare. Un’opzione estendibile anche ai familiari con un versamento aggiuntivo di 25.000 euro a persona.
Un’opportunità d’oro o un’arma a doppio taglio?
L’arrivo di migliaia di persone con patrimoni milionari rappresenta, sulla carta, un’enorme opportunità. Questi nuovi residenti portano liquidità, acquistano immobili di lusso, spendono in beni e servizi di alta gamma, alimentando consumi e, potenzialmente, il gettito fiscale derivante dalle loro attività sul suolo italiano. Un flusso che si traduce in un indotto economico significativo per diversi settori.
Tuttavia, alcuni critici sollevano dubbi legittimi. Il timore è che questa ondata sia composta principalmente da figure facoltose in pensione o che hanno terminato la loro carriera attiva.
In questo scenario, il loro arrivo potrebbe non tradursi nella creazione di nuove imprese innovative o di posti di lavoro qualificati. Al contrario, l’aumento della domanda nel settore immobiliare e dei servizi di lusso potrebbe far lievitare i prezzi, con il rischio di rendere alcune aree del paese ancora meno accessibili per i residenti con redditi medi.
Conclusione
L’Italia si è affermata come una nuova, potente calamita per i super-ricchi, grazie a un mix irresistibile di qualità della vita e incentivi fiscali. Questa tendenza offre al paese una grande chance di sviluppo, ma porta con sé anche delle sfide da non sottovalutare. Gestire questo fenomeno sarà cruciale per trasformarlo in un vantaggio per l’intera collettività.
Per approfondire:
- Leggi i dettagli del regime per i neo-residenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
- Consulta i dati globali sulla migrazione dei patrimoni nel report di Henley & Partners.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!