Purtroppo, come abbiamo potuto vedere durante l’89esima notte degli Oscar, l’italiano “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi sugli sbarchi a Lampedusa non ce l’ha fatta a vincere l’Oscar come miglior documentario.
La statuetta della categoria è andata a “O.J: Made in America”, il più lungo della storia che, con i suoi 467 minuti (quasi 8 ore), ha battuto “Guerra e Pace” (431 minuti) che vinse l’Oscar come miglior film straniero nel 1969.
Ma l’Italia non è comunque rimasta senza riconoscimenti: il nostro paese è stato premiato con gli italiani Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini che, insieme a Christofer Nelson, hanno ricevuto la statuetta per il miglior “Make up and hairstyling” con il film “Suicide Squad”.
“Sono un immigrato, vengo dall’Italia e lavoro in giro per il mondo. Questo (premio) è per tutti gli immigrati”, ha affermato Bertolazzi. “Grazie, voglio parlare, devo parlare ho aspettato per 50 anni e forse di più”, ha dichiarato ancora Bertolazzi sul palco, rendendo omaggio anche alla moglie Giovanna che lo ha sostenuto “per tutta la vita”.
“Dedico questo Oscar a tutti gli immigrati – ha aggiunto – i sogni non hanno frontiere, noi facciamo film, facciamo sogni senza limiti. Sui set cinematografici ci sono persone che lavorano e provengono da tutto il mondo”.
Nei giorni scorsi, Bertolazzi era stato premiato anche al Guild Awards e all’International Film Festival di Santa Barbara.