Il 2025 segna un momento storico nel mondo del calcio: la Coppa del Mondo per Club FIFA, spesso in ombra rispetto ad altre competizioni internazionali, ha una nuova vita. Con un formato allargato a 32 squadre e con un debutto negli Stati Uniti, questa edizione vuole cambiare il significato del termine “club football”, con piani che vanno al di là del semplice torneo.

Un formato inedito e una nuova location
Per la prima volta, il torneo accoglierà 32 squadre, una trasformazione che ricorda, non a caso, quella del Mondiale FIFA. Ospitarlo negli Stati Uniti, un paese dove il calcio sta crescendo rapidamente tra le nuove generazioni di atleti e tifosi, è una mossa strategica ben chiara.
Tra le coste della Florida alle tribune del New Jersey, il calcio internazionale trova una nuova vetrina, pronta a riflettere l’enorme investimento da un miliardo di dollari messo in campo da FIFA.
In mezzo a questo fermento sportivo, persino termini come casino compaiono nei discorsi sul potenziale impatto economico e culturale dell’evento: per alcuni, questa rivoluzione calcistica, potrebbe sembrare una scommessa ben calcolata.
Il torneo prenderà il via il 14 giugno e si concluderà il 13 luglio, distribuito in 12 stadi attraverso 11 città. La scelta di concentrarsi sulla East Coast non è lasciata al caso: si tratta di un tentativo di allineare gli orari con quelli europei, senza però entrare in conflitto con la Gold Cup della CONCACAF, altra competizione importante che si svolge nello stesso periodo.
Struttura, partecipanti e visione globale
Il formato sarà articolato in otto gruppi da quattro squadre ciascuno, partite in stile round-robin, e poi via fino alle fasi a eliminazione diretta, concludendosi con la finale che si terrà al MetLife Stadium. Niente playoff per il terzo posto, dettaglio che distingue l’evento da altri tornei FIFA.
Le squadre rappresentano sei confederazioni, con 12 club provenienti dall’Europa, seguiti da Sud America, Asia, Africa, Nord America e persino Oceania, oltre a un rappresentante per il paese ospitante.
Il criterio di qualificazione è semplice ma rigoroso: non basta il blasone o il nome, servono risultati ottenuti tra il 2021 e il 2024. Per l’Europa e il Sud America, accedono anche i club meglio classificati oltre ai vincitori delle competizioni continentali, mentre le altre confederazioni fanno giocare solo i rispettivi campioni.
Obiettivi ambiziosi e ostacoli da superare
Dietro le quinte, FIFA punta in alto. L’obiettivo è elevare la Coppa del Mondo per Club allo status di evento imperdibile, capace di competere per visibilità, interesse e ritorno economico con i tornei e sport più seguiti al mondo. L’America viene vista come un terreno fertile, non solo per il pubblico locale, ma anche per attrarre sponsor globali e rafforzare l’identità planetaria di questo sport.
Eppure, non mancano le critiche. Le principali preoccupazioni arrivano da chi teme l’affollamento del calendario calcistico. FIFPRO, l’associazione dei calciatori professionisti, ha sottolineato come il carico di partite possa compromettere la salute e le performance degli atleti.
Anche i tifosi hanno avuto da ridire, ma in questo caso sul prezzo dei biglietti: il sistema di prezzi flessibili ha inizialmente generato costi elevati, spingendo gli organizzatori a rivedere alcune tariffe per evitare stadi semivuoti.
Club protagonisti e nomi da tenere d’occhio
Sul campo, il livello sarà altissimo. Dall’Europa arrivano nomi importanti come Manchester City, Real Madrid, Chelsea, Bayern Monaco e PSG. Dal Sud America, River Plate, Palmeiras e Flamengo porteranno talento e passione negli stati americani.
L’Inter Miami, squadra ospitante con Lionel Messi come stella assoluta, attirerà su di sé riflettori e curiosità. Ma sarà interessante anche osservare i club provenienti da confederazioni meno mediatizzate.
In conclusione
Questa edizione 2025 della FIFA Club World Cup rappresenta molto più di un semplice cambio di formato. È un esperimento, una sfida per il futuro del calcio mondiale, e un’occasione di crescita per uno sport che diventa sempre più internazionale.
I prossimi mesi saranno fondamentali per vedere se questo nuovo formato a riuscirà ad attirare il pubblico e i critici, o se dovrà affrontare altre modifiche per trovare il suo posto nel complicato calendario di calcio globale. Ma una cosa è certa: la palla ha iniziato a girare, e questa volta non sarà facile fermarla.
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