I principali esperti della NASA stanno cercando l’aiuto delle persone e degli appassionati per esaminare Urano.
Mai prima d’ora Urano e Nettuno erano stati studiati così a fondo, e ora gli scienziati più rinomati della NASA chiedono la collaborazione delle persone. L’obiettivo dell’agenzia è ottenere nuove fotografie di Urano con la collaborazione del pubblico generale, come riporta il portale Daily Star.
Le menti più brillanti dell’agenzia spaziale cercano il supporto di astronomi amatoriali per analizzare Urano e Nettuno prima che la missione New Horizons si diriga in quella zona.
Richiedono la collaborazione di chiunque disponga di una fotocamera e di strumenti adeguati per immortalare le due sfere glaciali del cielo, situate a circa cinque miliardi di miglia dalla Terra, in modo da integrare le immagini con quelle raccolte da vicino.
Alan Stern, principale ricercatore di New Horizons presso il Southwest Research Institute di Boulder, in Colorado, ha spiegato che abbinando le informazioni raccolte da New Horizons nello spazio ai dati dei telescopi terrestri, possono migliorare e consolidare i modelli per comprendere i misteri delle atmosfere di Urano e Nettuno. Anche telescopi amatoriali di dimensioni ridotte possono fornire osservazioni molto valide.
Utilizzando New Horizons e Hubble per analizzare le atmosfere dei pianeti e il trasferimento di calore dai loro nuclei alle parti gassose esterne, gli osservatori sulla Terra possono esaminare la distribuzione delle luminosità su Urano o caratteristiche inusualmente brillanti su Nettuno. Possono anche seguire queste caratteristiche più a lungo rispetto ai veicoli spaziali.
Su un sito web dedicato al progetto, sono stati forniti dettagli da parte della NASA sulle osservazioni di Urano, che potrebbero comprendere la valutazione della “distribuzione della luminosità” sul pianeta e la possibile presenza di “nuvole isolate“.
Hanno inoltre spiegato che, per quanto riguarda Nettuno, le osservazioni potrebbero comprendere la descrizione di caratteristiche eccezionalmente brillanti, offrendo una base temporale migliore per – e persino assistendo nell’interpretazione di – le misurazioni effettuate da New Horizons e Hubble Space Telescope.
