Il comune di Parigi ha deciso di proibire l’equitazione su pony a partire dal 2025, in risposta alle richieste delle associazioni per la salvaguardia degli animali, come riportato venerdì dalla fonte giornalistica francese AFP.
Le escursioni a cavallo di pony, una pratica molto apprezzata dai bambini nei giardini pubblici della capitale francese, sono state contestate da gruppi e difensori dei diritti degli animali, in quanto spesso gli animali soffrono o vengono maltrattati durante tali eventi.
Nel corso della campagna volta all’interdizione, l’entità per la tutela degli animali Paris Animaux Zoopolis (PAZ) ha promosso una petizione, che ha raccolto più di 8.400 firme.
Secondo Amandine Sansivens, una militante della PAZ, i pony non vanno considerati come giocattoli. Cavalcarli non insegna nulla ai bambini né contribuisce a creare un legame emozionale con l’animale. L’uso dei pony in questo modo riduce gli animali a semplici strumenti per l’intrattenimento.
Durante i loro anni di lotta, i gruppi di protezione hanno anche puntato il dito contro chi organizzava queste passeggiate a cavallo. Nel 2021, l’amministrazione del sindaco di Parigi ha intrapreso delle misure a favore dei pony, e a luglio sono stati annullati i permessi per l’equitazione. Stéphane Michaud, a capo di AnimaPoney, una società che gestisce varie attività legate a questi eventi, ha replicato affermando che i suoi pony lavorano soltanto 150 giorni all’anno.
D’altro canto, alcuni genitori che avevano abituato i loro figli a questi eventi hanno espresso disappunto per la decisione. Qualcuno ha dichiarato ai media che cavalcare un pony rappresentava una forma di premio per i bambini che amano interagire con gli animali, senza però chiarire se avesse considerato il benessere dell’animale durante l’attività.
