La TV lenta, o “slow TV“, sta vivendo una rinascita sorprendente, e non solo durante il periodo natalizio. Tra le sue espressioni più popolari c’è il caminetto virtuale, che con il suo scoppiettare ipnotico e le immagini rilassanti riesce ad attrarre milioni di spettatori in tutto il mondo. Ma cosa rende così affascinante guardare un fuoco su uno schermo?

Cos’è la TV lenta?
La slow TV è un formato televisivo che celebra la lentezza e la naturalezza degli eventi. Questo genere ha avuto origine nel 2009, quando l’emittente pubblica norvegese NRK trasmise un viaggio in treno di sette ore per celebrare il centenario della linea ferroviaria Bergen-Oslo. Il successo fu tale che nel 2011 la stessa NRK mandò in onda una diretta di 134 ore a bordo di una nave lungo la costa norvegese, conquistando metà della popolazione del Paese e stabilendo un Guinness World Record come documentario televisivo più lungo della storia.
Il caminetto virtuale: un fenomeno globale
Tra tutti i format di slow TV, il caminetto virtuale è uno dei più iconici. La sua popolarità ha spinto piattaforme come Netflix a offrire versioni stagionali del celebre programma Camino per la tua casa, disponibile dal 2010. Nato inizialmente come contenuto natalizio, il caminetto in streaming si è evoluto in un’esperienza adatta a tutte le stagioni, diventando un pilastro del genere.
Ma dietro alla semplicità apparente di un caminetto in TV si nasconde una cura estrema nella produzione. George Ford, maestro del celebre Camino per la tua casa, ha raccontato le sfide incontrate: dalle telecamere resistenti al calore, ai colori delle fiamme, fino alla sincronizzazione perfetta tra audio e immagini per ottenere un effetto realistico e coinvolgente.
Perché guardiamo un caminetto in TV?
L’attrazione per il fuoco è radicata nella nostra storia evolutiva. Il fuoco rappresenta calore, sicurezza e comunità, elementi che hanno accompagnato l’umanità fin dalle origini. Anche su uno schermo, l’immagine di un caminetto riesce a rilassare e a ridurre lo stress. Studi scientifici hanno dimostrato che la visione di un fuoco, con o senza suono, può abbassare la pressione sanguigna, evocando sensazioni di calma e benessere.
La teoria dei colori aggiunge un’altra dimensione: i toni caldi del giallo e del rosso, tipici delle fiamme, stimolano sensazioni positive, mentre il suono del legno che scoppietta amplifica l’effetto ipnotico.
La slow TV: non solo caminetti
La TV lenta non si limita ai caminetti. Tra i format più curiosi ci sono:
- Viaggi epici: dalle traversate ferroviarie ai percorsi marittimi, come il viaggio di 134 ore trasmesso da NRK.
- Scene naturalistiche: foreste, paesaggi innevati o addirittura la migrazione di animali, come lo spettacolo The Great Moose Migration in Svezia.
- Attività quotidiane: una maratona di 12 ore di maglieria o addirittura conferenze accademiche di più ore, come quella sulla storia norvegese di NRK nel 2013.
Il futuro della TV lenta
La slow TV continua a guadagnare popolarità grazie alla sua capacità di offrire un’esperienza meditativa e rilassante in un mondo sempre più frenetico. Che si tratti di un caminetto virtuale o di una telecamera che segue un viaggio tranquillo, questo genere dimostra che, a volte, il vero intrattenimento è semplicemente lasciare che gli eventi accadano.
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