Nei giorni scorsi si è alzato un polverone intorno al compenso, ritenuto decisamente eccessivo, elargito a Carlo Conti per l’organizzazione e la conduzione del Festival di Sanremo, tale che lo stesso conduttore ha dovuto dichiarare pubblicamente che ne avrebbe destinato una parte alla beneficenza per le popolazioni terremotate del centro Italia.
Ma la Rai a quanto pare è di manica larga in generale, e ai suoi conduttori di punta, quelli che cioè assicurano alla rete share consistenti, elargisce stipendi annui che un operaio non si sogna in tutta una vita di lavoro.
La Stampa ha pubblicato tutti i compensi dell’ultima stagione Rai, e le sorprese non sono poche. Antonio Campo Dall’Orto , direttore generale della Rai, dispone di un limite di spesa – aumentato rispetto ai predecessori – fino a 10 milioni, e solo negli ultimi sei mesi del 2016 ha firmato 129 contratti per un ammontare complessivo che sfiora i 340 tra cachet dei conduttori, format, produzioni di fiction e programmi vari.
In testa alla classifica dei più pagati sta Antonella Clerici col suo “contratto in esclusiva per due anni pari a 3 milioni di euro lordi, ovvero 1,5 milioni all’anno”. Pare che per i suoi due programmi, “La prova del cuoco” e “Ti lascio una canzone” la procace conduttrice abbia firmato un “impegno dal 1 settembre 2016 al 31 agosto 2018”.
Flavio Insinna, deus ex machina di “Affari tuoi”, per 12 mesi mette in cascina “1 milione e 420mila euro, con un contratto fino al 24 luglio 2017”.
Non potevano mancare pagamenti ingenti per due big della televisione come Bruno Vespa e Michele Santoro, con il primo che percepisce compensi per 1,8 milioni di euro più un altro milioni di conguaglio, mentre per il secondo, 2,7 milioni che però provengono da 3 programmi di cui è conduttore o realizzatore.
Cifre inferiori (sotto il milione) ma ragguardevoli anche per Massimo Giletti e Michele Guardì.
