Perché gli uomini tendono a non ammettere i propri errori durante una discussione? Nulla è più frustrante di qualcuno che, pur avendo torto, si rifiuta di riconoscerlo, portando l’altro interlocutore sull’orlo della disperazione.
Ci sono situazioni in cui ti ritrovi a dibattere con una persona talmente sicura di sé, che pensi: “Prima o poi capirà di essere in errore, vero?“.
Spesso, in questi casi, sembra essere l’uomo a rifiutare di cedere, soprattutto all’interno di una relazione di coppia. Questo comportamento potrebbe avere una spiegazione scientifica.
Secondo quanto riportato da Elite Daily, esistono studi che suggeriscono un collegamento tra alti livelli di testosterone negli uomini e una maggiore tendenza a essere ostinati, convinti di avere ragione anche quando non è così.
Colin Camerer, professore di economia comportamentale al Caltech, che ha partecipato a uno di questi studi, ha spiegato: “Abbiamo osservato che gli uomini con livelli più alti di testosterone erano più propensi a formulare giudizi affrettati su rompicapo, nonostante le loro ipotesi iniziali fossero errate“.
Il testosterone sembra inibire la capacità di riflessione critica, alimentando la certezza intuitiva di essere nel giusto, anche quando i fatti dimostrano il contrario.
L’esperimento è stato condotto dividendo i partecipanti in due gruppi: uno con un supplemento di testosterone e uno con livelli normali.
Entrambi i gruppi hanno affrontato una serie di problemi matematici, e si è riscontrato che chi aveva un livello più alto di testosterone era più incline a commettere errori.
Inoltre, queste persone giungevano a conclusioni errate con maggiore rapidità e, anche dopo aver scoperto di aver sbagliato, impiegavano più tempo a correggersi.