Al di là di ogni schieramento e appartenenza politica, le foto del leader della Lega Nord Matteo Salvini, scattate dinanzi ai luoghi dove si erano consumati i terribili attentati terroristici di Bruxelles, quasi in veste di turista affascinato, avevano fatto accapponare la pelle e fatto riflettere su chi realmente abbiamo votato per dirigere la nostra nazione.
A qualche giorno di distanza da quei terribili fatti, ma con le ferite ancora fresche, si è occupato dell’argomento il comico Maurizio Crozza, che a modo suo e con parole più o meno condivisili, ha espresso quello che tutti noi abbiamo pensato e detto tra i denti.
“Mentre tutti cercavano il terrorista col cappello della foto, il mondo veniva bombardato dalle foto di un leghista con la felpa. Nel giorno dell’attentato, Salvini a Bruxelles avrà fatto 35mila selfie, 24mila foto di gruppo, 250mila video e 6milioni di tweet. Ha scelto la sobrietà. Qualcuno gli ha dato dello ‘sciacallo'” ha fatto notare Crozza, con molta sagacia.
Interrogando gli spettatori di Dimartedì, ha poi detto: “Come lo chiamereste uno che si mette in posa davanti alle macerie lasciate dai kamikaze? Un kamica…ne? Salvini si è fatto selfie la settimana scorsa a Bruxelles, poi sul deltaplano a Pasqua e oggi se li fa in Israele. Salvini, ti chiedo: per una volta te la fai una foto mentre lavori?“”.
Il comico genovese ha inoltre commentato le stragi di Bruxelles in generale e la sicurezza dei cittadini affidata agli 007: “In questi giorni ci siamo accorti che per entrare nell’intelligence belga non occorre che ti facciano il test d’intelligence. Dopo gli attentati di Parigi Salah, l’uomo più ricercato d’Europa non lo trovava nessuno, lui era a Bruxelles a casa sua sul divano a guardare la maratona televisiva sui belgi che lo cercavano. Prima dell’attentato di Bruxelles la polizia greca aveva avvisato la polizia belga di aver trovato in un covo le piantine dell’aeroporto e loro lo hanno scambiato per un depliant dell’Alpitour”.
