Meningite, gravi le condizioni del bimbo bresciano di tre anni

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La meningite è un’infezione a carico delle meningi. È una condizione clinica di gravità variabile e ciò dipende in primis dal tipo di patogeno, dalle condizioni generali di salute del soggetto e dal suo sistema immunitario. La meningite può essere di origine batterica, virale e micotica (causata da funghi). La meningite batterica è quella più pericolosa.

Sono stati 178 i casi di meningite da meningococco individuati nel 2016, con un’incidenza leggermente in aumento rispetto agli anni precedenti, dal 2012 al 2014, ma in diminuzione se consideriamo il 2015.

Su 940 pazienti affetti da pneumococco, 98 sono deceduti; questo vuol dire che la letalità della meningite da pneumococco è stata di circa il 10% nel 2016. Riportando i dati e valutandoli con la dovuta attenzione, sembra che non esista alcuna epidemia nel nostro Paese, eppure anche nel corso del 2017 e in questi primi giorni del 2018 ci sono stati diversi contagi ed anche diversi decessi, che fanno temere il peggio.

Purtroppo si trova in gravi condizioni un bambino di Ghedi di appena 3 anni e mezzo, ricoverato attualmente al Civile di Brescia in prognosi riservata.

Stando a quanto è stato riportato su Il Giorno, il piccolo che lamentava una febbre molto elevata e dei sintomi sospetti che potevano essere riconducibili alla meningite, è stato ricoverato all’ospedale di Manerbio. Il bambino, inoltre, ha anche perso conoscenza.

Gli esami eseguiti tra sabato e domenica hanno confermato che il piccolo è stato infettato dal batterio del meningococco.

Meningite, gravi le condizioni del bimbo bresciano di tre anni

Meningite gravi le condizioni del bimbo bresciano di tre anni

Prontamente sottoposto alle cure del caso, il bambino starebbe reagendo bene alle terapie antibiotiche che gli stanno somministrando i medici, tuttavia questi ultimi preferiscono non sbilanciarsi, pertanto la prognosi al momento rimane riservata.

L’Ats di Brescia ha reso noto di avere ricevuto la comunicazione sul caso nella sera del 13 gennaio, e che nella notte è stata confermata la positività del piccolo.

Dalla prima mattina del 14 gennaio gli operatori sanitari di Ats Brescia hanno avviato e completato la procedura di individuazione dei familiari e dei contatti, e somministrato la profilassi antibiotica a circa 150 persone: 100 bambini e 50 adulti. Nello specifico, sabato sera sono state contattate le famiglie dei compagni di classe del bimbo, e nelle ore successive l’allerta è stata estesa agli altri piccoli che frequentano la materna parrocchiale «Canossa». Nel pomeriggio di domenica l’Ats ha concluso la somministrazione della profilassi. Agli adulti è stato somministrato un antibiotico tradizionale, il Ciproxin, mentre ai bimbi uno sciroppo, fa sapere l’ATS.

Il livello di attenzione è tenuto molto alto, in particolare per quel che riguarda i cosiddetti sintomi ‘sentinella’ della meningite acuta, per cui la tempestività di individuazione e trattamento sono fondamentali per la cura. L’ATS fa inoltre sapere di essere a disposizione per incontri informativi a scuola.

È già stato eseguito anche il prelievo del “liquor”, l’accertamento per determinare il ceppo della malattia. I campioni sono stati inviati al centro di riferimento regionale per le malattie invasive batteriche del Policlinico di Milano e l’esito sarà disponibile nelle prossime ore.

Purtroppo questo non è neppure l’unico caso di meningite che si è verificato in queste ultime ore. Un giovane di Senorbi è stato infatti ricoverato a Cagliari.

Sabato sera è arrivato al pronto soccorso accusando febbre elevatissima e un fortissimo mal di testa: le analisi di laboratorio condotte dalla Assl di Carbonia hanno poi permesso di stabilire che la meningite è prodotta da un meningicocco appartenente al gruppo B. Il ragazzo attualmente si trova in coma farmacologico per dare modo agli antibiotici di agire con la massima efficacia possibile.

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