New York: un sogno da vivere

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Sorprendente, frenetica, colorata… sono tanti gli aggettivi che si utilizzano per descriverla, per darne un’idea a chi ha in progetto di visitarla. Ma è impossibile spiegare con le parole ciò che può e deve solo essere vissuto. Personalmente, senza “filtri”, senza “intermediari”.

New York un sogno da vivere

Perché New York è così. Meravigliosamente “piena” da non poterla illustrare, coinvolgente ed emozionante a tutti i livelli. Ed infatti non è un caso che resti una delle mete turistiche più desiderate del mondo, una delle destinazioni più gettonate, e vera e propria esperienza multisensoriale, che tocca il cuore profondamente.

La città toglie infatti davvero il fiato, travolge letteralmente con le sue bellezze, fatte di musei, parchi immensi, centri commerciali, quartieri e locali caratteristici. Senza dimenticare, ovviamente, la cucina, con le sue diverse opzioni e sfumature, e la moda del luogo, fatta di contaminazioni di culture diverse.

Insomma… New York non è solo da vedere, ma anche da sentire, da vivere completamente nel tempo che si ha a disposizione per la propria vacanza. “Perdendosi”  piacevolmente negli odori e nei sapori che essa regalerà ad ogni passo.

I suoi appellativi

È soprannominata “the city that never sleeps”, “la città che non dorme mai”, come recita il testo di una famosa canzone. E non è difficile immaginarne il motivo, se si considera che a New York la vita comincia molto presto al mattino, e termina molto tardi la notte (o forse sarebbe più preciso dire la mattina successiva…), attraverso le “fasi” del lavoro, della pausa pranzo, della cena, e della vita notturna. Non ci si “riposa” mai dunque, e la dinamicità è praticamente di casa.

Ma New York è chiamata anche “The Big Apple”, la “Grande Mela”… per quale motivo?

Le origini più antiche risalgono al 1909, anno in cui Edward S. Martin, nel libro “The Wayfarer in New York”, paragona lo stato di New York ad un melo, le cui radici si trovano nella valle del Mississippi ed il frutto a New York.

Negli anni ‘20, poi, si servì di questa espressione per la sua rubrica il redattore sportivo John J. Fitzgerald, dopo aver sentito dare questo nome all’Ippodromo della città da alcuni scommettitori sulle corse di cavalli: “The Big Apple”, allora, stava da indicare un luogo di estrema ricchezza, facendo riferimento alle vincite sulle scommesse.

L’espressione venne successivamente adoperata – tra la fine degli anni ’20 e gli inizi degli anni ’30 – per definire il compenso, una succulenta mela rossa appunto, che i musicisti jazz ricevevano a seguito delle loro esibizioni nel locali di Harlem e Manhattan.

Fu poi nel 1971 una campagna di promozione a riprendere il termine, proposto per dare un’immagine più accattivante ed invitante di una città spesso collegata al pericolo ed alla violenza.

E chiudiamo questo breve excursus storico con il 1997, che vide il sindaco Giuliani riconoscere ufficialmente la paternità dell’appellativo a John J. Fitzgerald, denominando “Big Apple Corner” l’angolo tra la Broadway e la 54th strada. Luogo in cui risiedeva il redattore sportivo.

Cosa vedere

Emblema del viaggio oltreoceano, New York è il luogo perfetto per vivere un’esperienza totalizzante ed “inebriante”, che nelle sue tante e diverse sfumature accompagnerà il rientro a casa.

Ma cosa vedere? Su cosa concentrare la propria attenzione? Sia che si abbiano a disposizione un paio di giorni, sia una settimana, sia un periodo più lungo, l’importante è non rinunciare a quelli che sono i veri e propri “must”, i luoghi che neanche con il pensiero è possibile “omettere”.

Assolutamente da non perdere è Times Square, il cuore pulsante di New York, il regno delle luci e del divertimento, la cascata di luci scintillanti che non può non essere contemplata dal proprio itinerario. E di fronte alla quale si resta praticamente ipnotizzati, rapiti da quello sfavillio che “prende” proprio tutti, non solo turisti ma anche residenti. E poi, tutt’intorno, gli artisti di strada, i taxi, i negozi ed i cartelloni pubblicitari che presentano gli spettacoli della vicina Broadway. Nei cui teatri una sosta è caldamente consigliata se si dispone di qualche ora in più.

E che dire di Central Park? Un parco di oltre 300 ettari e polmone verde della città, poetico in ogni dove, ed uno degli indiscussi simboli del posto. Da percorrere a piedi o noleggiando una bicicletta, offre al visitatore di turno giardini, laghi artificiali, piste di pattinaggio, ed anche eventi ai quale poter prendere parte.

Ma sono tanti i posti di New York da visitare, tante le opzioni possibili qualunque sia la “direzione” che si intenda dare alla propria vacanza, e indipendentemente dal tempo di permanenza. Anche poche ore, infatti, basterebbero per respirare la vera essenza, la vera anima di questa città straordinaria ed emozionante, che “cattura” ancor prima di potersene rendere conto.

Un’esperienza diversa dal solito

Può essere piacevole, oltre che utile, chiudere la trattazione con una piccola curiosità legata a New York, a questa città che spesso è considerata un traguardo impossibile, ma che poi – “contro ogni previsione” – vede passeggiare tra le sue strade e visitare i suoi musei, o assistere ad un musical di Broadway e prendere parte ad una delle tante visite guidate.

O, ancora, frequentare i locali di tendenza ed i ristoranti più tipici, e dedicarsi allo shopping – a chi non piace? – spaziando tra griffe rinomate, grandi catene, e stravaganti boutique.

Ma un’esperienza davvero unica nel suo genere è offerta agli appassionati cinefili, i quali potranno visitare i luoghi scelti per l’ambientazione dei film e delle serie TV a New York, che ha fatto da sfondo a diverse produzioni cinematografiche. Una fuga dalla realtà per qualche ora che regalerà senza dubbio emozioni “inedite”, permettendo di immergersi in scenari particolari e di vivere quella che può definirsi un’avventura fuori dai soliti schemi.

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