Una foto scattata dal rover Perseverance su Marte ha riacceso il dibattito su uno dei visitatori spaziali più intriganti degli ultimi anni: l’oggetto interstellare 3I/ATLAS. L’immagine, acquisita dalla telecamera del rover il 3 ottobre 2025, sembra mostrare una strana forma allungata, quasi cilindrica, nel cielo marziano, riaccendendo immediatamente le speculazioni sulla sua vera natura. La comunità scientifica è in larga parte concorde sul fatto che si tratti di una cometa interstellare, ma le ipotesi alternative, sostenute da alcune voci autorevoli, continuano a generare un forte interesse pubblico e mediatico.

Il Mistero della Forma Cilindrica e l’Ipotesi Alien
La caratteristica che ha fatto il giro del web è l’aspetto insolito di 3I/ATLAS nella fotografia di Perseverance: appare come un cilindro liscio, privo della classica coda cometaria. Questo dettaglio è diventato il punto focale delle discussioni. Nonostante la sua classificazione ufficiale come cometa, alcuni esperti, come il noto astrofisico di Harvard Avi Loeb, hanno suggerito che la forma e alcune anomalie osservative potrebbero indicare un’origine artificiale, ipotizzando che l’oggetto possa essere una sonda tecnologica extraterrestre.
È cruciale sottolineare che la maggior parte degli astronomi propende per una spiegazione naturale. Le osservazioni del telescopio Hubble e dello SPHEREx della NASA hanno, infatti, rilevato chiari segni di attività cometaria, come la presenza di anidride carbonica nella chioma, un classico indicatore di un corpo ghiacciato in sublimazione. La presunta forma cilindrica è quasi certamente un artefatto ottico dovuto alla lunga esposizione della telecamera del rover. Durante lo scatto, il rapido movimento della cometa 3I/ATLAS – che viaggia a velocità elevatissime, tra 60 e 68 km/s – si traduce in una striscia luminosa allungata nella foto, simulando un profilo cilindrico.
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3I/ATLAS: L’Oggetto Interstellare Confermatissimo
3I/ATLAS è un oggetto speciale per l’astronomia, essendo il terzo oggetto interstellare mai confermato all’interno del nostro Sistema Solare, dopo ‘Oumuamua e 2I/Borisov. È stato scoperto il 1° luglio 2025 dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) in Cile. La sua traiettoria iperbolica, con un’eccentricità orbitale stimata tra 6 e 6,1 (la più alta mai registrata per un oggetto interstellare), conferma in modo schiacciante la sua provenienza dall’esterno del nostro sistema stellare.
L’incontro ravvicinato con Marte è stato un evento chiave: il 3 ottobre 2025, la cometa è passata a circa 31 milioni di km dal Pianeta Rosso. Le sonde dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in orbita, come Mars Express ed ExoMars, sono state attivate per studiare la sua composizione, cercando tracce di acqua, CO₂ e altre molecole carboniose per confrontarle con le comete autoctone del Sistema Solare (fonte: Adnkronos, AstroSpace.it). Queste missioni stanno fornendo dati scientifici fondamentali per comprendere la natura di questo viaggiatore cosmico.
Nonostante le ipotesi affascinanti, la posizione ufficiale della scienza, supportata dai dati di Hubble e dalle sonde marziane, indica chiaramente che 3I/ATLAS è un corpo celeste naturale, un frammento ghiacciato espulso da un altro sistema stellare, ora di passaggio nel nostro.
FAQ – Domande Frequenti su 3I/ATLAS
Cos’è esattamente 3I/ATLAS e perché è importante? 3I/ATLAS è una cometa interstellare, il terzo oggetto di questo tipo mai rilevato nel nostro Sistema Solare. È cruciale perché offre agli scienziati la rara opportunità di studiare la composizione di materiali provenienti da un altro sistema stellare, fornendo indizi preziosi sulla formazione planetaria al di fuori del nostro vicinato cosmico.
Perché alcune persone pensano che 3I/ATLAS sia artificiale? L’ipotesi di una tecnologia aliena, promossa dall’astrofisico Avi Loeb, è nata da presunte “anomalie” nella sua osservazione. Sebbene la maggior parte della comunità scientifica ritenga che queste siano spiegabili con fenomeni naturali o artefatti ottici, Loeb sostiene che si dovrebbe considerare l’ipotesi artificiale, in linea con le sue tesi sul primo oggetto interstellare, ‘Oumuamua.
3I/ATLAS rappresenta una minaccia per la Terra o Marte? Assolutamente no. La cometa è stata tracciata con precisione fin dalla sua scoperta. Ha già superato il suo punto più vicino al Sole e sta proseguendo la sua corsa su una traiettoria iperbolica che la porterà fuori dal Sistema Solare. Il massimo avvicinamento alla Terra è previsto per dicembre 2025, ma a una distanza sicura di circa 359 milioni di km.
Link di Approfondimento (Siti autorevoli):
- ESA – Sull’osservazione di 3I/ATLAS da Marte: Adnkronos – 3I/ATLAS su Marte: sonde ESA studieranno cometa interstellare
- Focus Scienza – Sulla natura interstellare e la scoperta: Focus.it – 3I/ATLAS: scoperto un nuovo oggetto interstellare nel Sistema Solare
- Media INAF – Sulle stime delle dimensioni del nucleo: Media INAF – Hubble fotografa la cometa 3I/Atlas
Se sei curioso di sapere di più sulle diverse ipotesi riguardo la natura di 3I/ATLAS, guarda questo video che approfondisce se sia una cometa o una potenziale astronave aliena: 3I/ATLAS: cometa interstellare o ASTRONAVE ALIENA?.
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