Oms tra minacce globali ed emergenza in Siria

VEB

Nelle scorse ore è stata ospite a San Marino una delegazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità composta dal Dr. Hans Kluge (Director of the Division of Health Systems and Public Health), dal Prof. Wim Van Lerberghe (Human Resource), dalla Dr.ssa Brigida Marta (Human Resource) e dal Prof. Giovanni Fattore (Health Economist – Università Bocconi).

Si è trattata di una importante occasione di incontro e confronto sulle principali tematiche riguardanti la salute pubblica e che ha visto la partecipazione del Segretario di Stato alla Sanità Franco Santi, del Direttore dell’Authority Sanitaria Gabriele Rinaldi e del Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (composto dal Direttore Generale Andrea Gualtieri, dal Direttore Sanitario Maurizia Rolli e dal Direttore Amministrativo Sandro Pavesi).

Tra i principali temi affrontati la sostenibilità economica del Welfare e il reperimento delle professionalità necessarie a fronte di problematiche comuni a molti paesi come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle patologie croniche, le aspettative sempre più elevate di salute da parte della cittadinanza e una riduzione progressiva delle risorse economiche.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inoltre elaborato una lista delle dieci patologie più pericolose al mondo.

Le peggiori patologie del 2018 sono Ebola, Marburg, Zika, la patologia X sconosciuta soprattutto a livello di mutazione ancora, le sindromi respiratorie denominate Mers e Sars, gli stati febbricitanti della Rift Valley, ma anche di Lassa, la febbre emorragica del Congo, il Nipah.

Tra queste le patologie più gravi sono rappresentate dal virus Ebola, dal Nipha e dalla Zika. Quest’ultimo virus è in grado di trasmettersi dalla puntura di una zanzara Aedes Aegipty, dimostrandosi letale per i bambini e per le donne in stato di gravidanza, ad altissimo rischio di malformazione del feto.

Oms tra minacce globali ed emergenza in Siria

Oms tra minacce globali ed emergenza in Siria

Dedicare tempo ed energie per studiare malattie di cui ancora si conosce poco è di grande importanza dal momento per non essere impreparati e colti di sorpresa da epidemie in grado di mietere molte vittime, come è stato per esempio per Zika, Nipah ed Ebola. Da tenere in considerazione anche il fatto che ben il 70% delle nuove malattie sono state trasmesse dagli animali all’uomo. La diffusione di certe patologie è stata resa possibile da una maggiore facilità nel viaggiare e quindi di entrare in contatto con territori con condizioni igieniche precarie. Alla luce di quanto detto in precedenza va sottolineato come in alcune zone possa esserci una pericolosa vicinanza tra esseri umani e animali infetti, condizione promiscua che favorisce il diffondersi del contagio.

Nell’agenda dell’Oms c’è spazio anche per la terribile situazione che sta vivendo la popolazione civile in Siria.

Secondo l’ultimo bollettino dell’Organizzazione, dall’inizio dell’anno sono stati già 67 gli attacchi confermati a ospedali e personale medico, più della metà del totale registrato nell’intero 2017. Per questo, l’Oms ha lanciato un appello a tutte le parti in causa, per chiedere di garantire la protezione del personale sanitario nelle zone coinvolte nei combattimenti, e l’apertura di un corridoio umanitario che permetta di portare assistenza medica alle popolazioni delle aree attualmente sotto attacco.

“Si tratta di una tragedia sanitaria che deve finire al più presto”, spiega il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesys. “Ogni nuovo attacco distrugge una comunità e riverbera nell’intero sistema sanitario, danneggiando infrastrutture e riducendo l’accesso alle cure mediche di base per le fasce più vulnerabili della popolazione. L’Oms chiede pertanto a tutte le parti coinvolte nel conflitto siriano di interrompere immediatamente gli attacchi al personale sanitario, ai loro mezzi di trasporto e al loro equipaggiamento, agli ospedali e tutte le altre strutture sanitarie”.

Next Post

Calvizie, risultati incoraggianti con il trattamento PRP

L’Alopecia androgenetica, più conosciuta come calvizie, è una tipologia di perdita di capelli dovuta ad una suscettibilità del follicolo pilifero ad una miniaturizzazione di tipo androgenetico. È la tipologia di calvizie più comune e interessa il 70% degli uomini e il 40% delle donne ad un certo stadio della loro vita. L’alopecia consiste […]
Calvizie potrebbe essere colpa di alimentazione troppo grassa