Se già una violenza sessuale è di per sé un atto deplorevole e da condannare in assoluto, quanto avvenuto nelle scorse ore a Ortona è ancora più terribile perché per protagonista ha un’anziana signora che ha avuto come unica colpa di trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato.
Nelle scorse ore una donna di 68 anni è stata violentata in una spiaggia in Abruzzo da un somalo di 20 anni senza fissa dimora con lo status di protezione sussidiaria, arrestato dai carabinieri di Ortona (Chieti).
Il ragazzo si è dapprima denudato e masturbato in strada, noncurante della presenza dei passanti, e poi si è avvicinato alla donna che stava prendendo l’ultimo sole di stagione in spiaggia a Ripari di Ortona.
Il somalo ha bloccato la sua vittima sulla sabbia, facendole sbattere la testa su grosse pietre, poi l’ha costretta a compiere atti sessuali.
La donna, nonostante la paura, è riuscita a divincolarsi, liberandosi dalla presa dello stupratore, si è rifugiata in acqua ed è stata salvata dai carabinieri, che da lontano hanno notato la parte finale della scena.
Il giovane, dopo le formalità di rito, su disposizione del Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Chieti, Giuseppe Falasca, è stato trasferito presso il carcere di Chieti.