Mentre alla Camera veniva approvato definitivamente il dl Genova, il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è stato in visita a Napoli, per partecipare al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Un’occasione che i centri sociali cittadini non si sono lasciati scappare, per contestarlo aspramente.
Nello specifico, il centro sociale Insurgencia ha contestato il ministro dell’Interno con un corteo arrivato fin dentro la Galleria Umberto, a poche decine di metri dalla Prefettura, dove era in corso la riunione del vicepremier con le autorità locali.
Una ventina di antagonisti hanno tentato di sfondare il cordone della polizia: gli agenti in assetto antisommossa li hanno respinti e ne sono nati dei tafferugli in cui un ragazzo del centro sociale è rimasto lievemente ferito al sopracciglio.
Sulla vicenda è intervenuto anche lo stesso ministro:
«Io sto sempre e comunque dalla parte delle forze dell’ordine. Mio figlio ha 15 anni e non va a fronteggiare le forze dell’ordine e se lo facesse non arriva prima il poliziotto ma il papà. La protesta e la critica – ha aggiunto Salvini – vanno bene, la differenza culturale e sociale anche, ma conoscendo come lavorano poliziotti e carabinieri se uno reagisce è perché è aggredito. Il ragazzo spero che si rimetta presto e che faccia una vita serena».