Perché alcune bottiglie di Coca-Cola hanno il tappo giallo? Ecco la curiosa storia dietro questa scelta

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Quando pensiamo alla Coca-Cola, è impossibile non associare il marchio al suo iconico rosso, simbolo di freschezza e ristoro che ha attraversato più di un secolo di storia. Dal 1886, anno della sua fondazione ad Atlanta, la Coca-Cola ha mantenuto una coerenza visiva che l’ha resa un’icona globale. Fu Frank Mason Robinson, il responsabile marketing dell’epoca, a disegnare il celebre logo in corsivo e a scegliere la distintiva tavolozza cromatica.

foto@pixabay

Molti attribuiscono la scelta del rosso alle famose pubblicità natalizie con Babbo Natale, vestito nei suoi classici colori rosso e bianco mentre sorseggia una Coca-Cola. Tuttavia, l’origine di questa scelta cromatica è molto più pratica. Nei suoi primi anni di attività, la Coca-Cola veniva distribuita in botti, proprio come le bevande alcoliche, ed era fondamentale distinguere i prodotti non alcolici, che non erano soggetti a tassazione. La soluzione? Verniciare le botti di un vivace rosso, rendendole facilmente identificabili dagli ispettori doganali.

Ma cosa significa, allora, il tappo giallo che alcuni consumatori hanno notato su determinate bottiglie? Questa variazione apparentemente curiosa ha un significato ben preciso e risponde a esigenze religiose specifiche. Durante la Pasqua ebraica, una festività di sette giorni che commemora la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto, le leggi alimentari ebraiche vietano il consumo di ingredienti come grano, avena, orzo, riso e mais. La formula tradizionale della Coca-Cola, contenente sciroppo di mais, non sarebbe quindi idonea per questa occasione.

Per soddisfare le necessità della comunità ebraica, Coca-Cola produce una versione speciale della bevanda, priva di sciroppo di mais e conforme alle regole kosher. Il tappo giallo è il segnale distintivo di questa variante, che permette di identificare rapidamente il prodotto adatto alla Pasqua ebraica. Questo dettaglio, pur piccolo, ha attirato l’attenzione degli utenti sui social media, dove in molti hanno espresso sorpresa nel conoscere il significato di questa scelta. “Non sapevo che le bottiglie con il tappo giallo fossero kosher per la Pasqua ebraica!“, ha scritto un utente su Twitter. Un altro ha aggiunto: “L’ho scoperto solo quest’anno e trovo che sia un’idea geniale.”

Questo semplice sistema di codifica a colori è un esempio lampante di come i grandi marchi possano adattarsi alle esigenze religiose e culturali dei loro consumatori senza compromettere la loro identità. Le bottiglie con il tappo giallo rappresentano un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, consentendo alla Coca-Cola di mantenere il suo iconico design rosso durante il resto dell’anno, ma di rispondere alle necessità di una comunità specifica in un periodo particolare.

La produzione di Coca-Cola kosher dimostra quanto la cultura aziendale moderna possa essere inclusiva, intrecciando esigenze di mercato con rispetto per la diversità religiosa. Questo piccolo gesto è un grande esempio di come un’azienda possa fare la differenza, rendendo i propri prodotti accessibili a tutti, senza mai perdere di vista ciò che la rende unica.

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