Sposarsi a maggio porta sfortuna? La risposta diretta è no, ma un’antica e radicata superstizione suggerisce il contrario. Questa credenza affonda le sue radici in tradizioni pagane dell’antica Roma e si è poi intrecciata con usanze religiose cristiane, creando una nomea difficile da scrollarsi di dosso. La sintesi è che sposarsi a maggio è considerato inopportuno sia per onorare i defunti (secondo i romani) sia per rispetto verso la figura della Madonna (per i cattolici).
Nonostante il clima mite, le giornate lunghe e la natura in piena fioritura, maggio vive ancora oggi di questa fama controversa. Molte coppie, anche le meno scaramantiche, si trovano a dover giustificare la scelta di questo mese. Ma da dove arriva davvero questa idea? E ha ancora senso crederci nel 2025?

Le Origini della Superstizione: Tra Spiriti e Antichi Romani
Cosa erano i Lemuralia romani?
Tutto sembra iniziare nell’antica Roma. Maggio era un mese considerato funesto perché dedicato alla purificazione e al culto degli antenati. In particolare, nei giorni 9, 11 e 13 si celebravano i Lemuralia, feste dedicate a placare i lemures, gli spiriti inquieti e vendicativi dei defunti.
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Durante questi riti, il pater familias eseguiva cerimonie notturne per allontanare gli spiriti dalla casa. Ovidio, nei suoi Fasti, descrive questi rituali con precisione. Era un periodo di rispetto per il mondo dei morti, e ogni attività gioiosa e celebrativa, come un matrimonio, era vista come un affronto. Da qui il detto latino: “Mense Maio malae nubent“, ovvero “Le cattive donne si sposano a maggio”.
Perché si diceva che portasse male?
Contrarre matrimonio durante i Lemuralia significava iniziare una nuova vita sotto l’influenza di spiriti maligni, attirando sventura sulla coppia e sulla casa. Si credeva che gli spettri potessero perseguitare i novelli sposi, causando infertilità, conflitti o addirittura una morte prematura. Era un tabù sociale molto forte, un po’ come organizzare una grande festa durante un periodo di lutto cittadino.
L’Influenza del Cristianesimo: Il Mese di Maria
Con l’avvento del Cristianesimo, le antiche paure pagane non sono scomparse, ma si sono trasformate. Maggio è diventato il Mese Mariano, un periodo interamente dedicato alla devozione e alla preghiera per la Vergine Maria, simbolo di purezza e maternità.
Perché la Chiesa sconsigliava i matrimoni a maggio?
Sebbene non esista un divieto ufficiale, la tradizione popolare cattolica ha sempre visto come una forma di “irriverenza” celebrare un matrimonio sfarzoso nel mese consacrato alla Madonna. L’idea era quella di non “rubare la scena” alla figura più importante del mese. L’attenzione della comunità doveva essere rivolta alle celebrazioni mariane, ai rosari e alle processioni.
Un matrimonio, con la sua allegria e i suoi festeggiamenti, avrebbe potuto distogliere i fedeli dal raccoglimento spirituale. Per questo, per secoli, si è preferito rimandare le nozze a giugno, mese dedicato a Giunone, la dea romana protettrice del matrimonio e dell’amore coniugale, la cui figura è stata in parte “assorbita” e accettata dalla cultura popolare.
I Detti Popolari: Quando la Saggezza si fa Proverbio
La tradizione orale ha cementato questa superstizione, tramandandola di generazione in generazione attraverso proverbi e detti che ancora oggi si sentono.
Cosa significa “Sposa maggiolina, presto vedovina”?
Questo è forse il detto più famoso e sinistro. La “sposa maggiolina” è, appunto, la donna che si sposa a maggio. Il proverbio le augura un destino infausto: la perdita prematura del marito. Una variante siciliana recita: “A spusa maiulina nun si godi a cuttunina“, che significa che la sposa di maggio non si godrà il corredo (la cuttunina era la coperta del letto nuziale).
Queste frasi, cariche di negatività, avevano un forte impatto sociale e psicologico. Servivano come monito e rafforzavano la norma non scritta di evitare le nozze in questo periodo.
Sposarsi a Maggio Oggi: Superstizione Contro Realtà
Nonostante questa pesante eredità culturale, le cose stanno cambiando. Secondo i dati raccolti da portali di settore come Matrimonio.com, maggio è comunque un mese gettonato, anche se giugno e settembre restano i preferiti in assoluto dalle coppie italiane.
Quali sono i vantaggi di sposarsi a maggio?
Sfidare la superstizione può avere i suoi vantaggi.
- Clima ideale: Le temperature sono perfette, non troppo calde né troppo fredde.
- Natura al suo apice: Fiori come peonie, rose e mughetti sono di stagione, offrendo scenari e addobbi floreali spettacolari a costi inferiori.
- Luce perfetta: Le giornate sono lunghe e la luce dorata del tardo pomeriggio è ideale per le fotografie.
- Meno competizione? Sebbene sia un mese popolare, la superstizione può ancora scoraggiare alcuni, rendendo leggermente più facile trovare disponibilità per location e fornitori rispetto a giugno.
Molti wedding planner confermano che le coppie moderne sono più pragmatiche. Danno priorità alla logistica, al budget e alla bellezza della stagione piuttosto che a vecchie credenze popolari. La scelta diventa quindi personale, un equilibrio tra tradizione e desiderio individuale.
Cosa ne pensano le nuove generazioni?
Le nuove generazioni appaiono molto più distaccate da queste scaramanzie. Per molti, la storia dietro al “divieto” di sposarsi a maggio è più una curiosità folkloristica che una regola da seguire. L’amore, oggi, non teme più gli spiriti romani o le antiche tradizioni. O forse, semplicemente, la bellezza di un matrimonio in un prato fiorito a maggio vale bene il rischio di sfidare la sorte.
FAQ – Domande Frequenti
1. Esistono giorni sfortunati per sposarsi durante la settimana? Sì, secondo un altro detto popolare: “Di Venere e di Marte, né si sposa né si parte”. Martedì, giorno di Marte (dio della guerra), era considerato presagio di litigi. Venerdì, giorno della penitenza cristiana, era anch’esso sconsigliato. Il mercoledì, invece, era considerato propizio perché associato a Mercurio, dio dei commerci e quindi della prosperità.
2. Ci sono altri mesi considerati sfortunati per il matrimonio? Oltre a maggio, anche marzo era visto con sospetto a causa della sua instabilità climatica, che simboleggiava un’unione altalenante (“Marzo pazzerello, porta il sole con l’ombrello”). Tuttavia, nessuna credenza è così radicata e diffusa come quella legata al mese di maggio.
3. Qual è il mese migliore per sposarsi secondo la tradizione? Giugno è universalmente riconosciuto come il mese perfetto per le nozze. È dedicato a Giunone, la dea romana protettrice del matrimonio e della famiglia. Sposarsi a giugno era considerato un augurio di amore eterno, fedeltà e fertilità, una tradizione che, a differenza di quella di maggio, è sopravvissuta con una connotazione positiva.
4. La superstizione di maggio esiste anche in altri paesi? Sì, la credenza è diffusa in diverse culture europee, specialmente in quelle con radici latine. Anche nel Regno Unito esiste un vecchio detto: “Marry in May, and rue the day“, che significa “Sposati a maggio e te ne pentirai per tutta la vita”. Questo dimostra come la base della superstizione sia comune e molto antica.
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