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Phishing Poste: esempi reali e come evitarlo

Angela Gemito Ott 1, 2025

Il Phishing è la minaccia più subdola del web, e Poste Italiane è uno dei bersagli preferiti dai cybercriminali. Non stiamo parlando solo di email, ma di un mix pericoloso di SMS, messaggi WhatsApp e telefonate che mirano a rubare le tue credenziali e svuotare i tuoi conti BancoPosta o Postepay. La chiave di tutto è l’urgenza che i truffatori riescono a creare per farti agire d’impulso.

Illustrazione digitale di un email o SMS fraudolento di Poste Italiane

Phishing Poste: Esempi Reali di Truffe

Per difenderti devi conoscere il nemico. Ecco alcuni esempi concreti di messaggi fraudolenti che sono stati segnalati negli ultimi anni:

1. Phishing via SMS (Smishing) e WhatsApp: L’Allarme Urgente

Questa è la tecnica più diffusa. Ricevi un SMS o un messaggio WhatsApp che simula una comunicazione ufficiale di Poste Italiane o Postepay, spesso con toni allarmistici:

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  • “Avviso: Abbiamo rilevato un accesso anomalo al tuo conto. Per bloccarlo, clicca qui: [link fraudolento]”
  • “Gentile Utente, la tua carta è in fase di blocco per evitare la sospensione. Aggiorna i dati al link: [link fraudolento]”
  • “Tentativo di accesso non autorizzato al tuo conto online da un nuovo dispositivo. Se non riconosci l’operazione, clicca sul link di disconoscimento.” (Fonte: Poste Italiane Vademecum contro le Frodi)

Il tratto distintivo? Contengono sempre un link esterno. Cliccandolo, si accede a una pagina web falsa, identica a quella ufficiale di Poste Italiane, dove ti viene chiesto di inserire username, password, dati della carta (numero, scadenza, CVV) e, in alcuni casi, perfino il codice OTP (One Time Password) che riceveresti via SMS per “verificare” l’operazione.

2. Phishing via Email: L’Aggiornamento Obbligatorio

Le email di phishing spesso sfruttano la necessità di un aggiornamento di sicurezza o un mancato pagamento:

  • Oggetto: “Aggiornamento Obbligatorio Dati Sicurezza PSD2”
  • Testo: “Gentile Cliente, la tua area riservata non è conforme ai nuovi standard di sicurezza (PSD2). Per evitare il blocco dei servizi, accedi e aggiorna i tuoi dati entro 24 ore: [link fraudolento]”

In questo caso, il truffatore cerca di far leva sull’introduzione di nuove normative (come la PSD2) per dare credibilità al messaggio. Controlla sempre l’indirizzo email del mittente: non sarà mai un dominio ufficiale (@poste.it o @postepay.it), ma qualcosa di generico o sospetto, come “postesecurity@outlook.com” o un indirizzo estero.

3. Vishing (Phishing Vocale): Il Finto Operatore

Si tratta di una chiamata telefonica in cui un truffatore si spaccia per un operatore del servizio antifrode di Poste Italiane o Postepay. Spesso citano la finta operazione anomala vista nell’SMS o nell’email per darti un senso di continuità.

L’obiettivo è farti comunicare verbalmente i tuoi dati sensibili o, peggio, farti autorizzare transazioni fraudolente con la scusa di “bloccare” quelle sospette. Ricorda: nessun operatore di Poste Italiane ti chiederà mai la password, il codice PosteID o un codice OTP per risolvere un problema.


Come Evitare il Phishing Poste: Le Regole d’Oro

Difendersi è più facile di quanto sembri, a patto di seguire alcune regole fondamentali di cautela:

1. NON Cliccare sui Link, MAI.

Questa è la regola d’oro: Poste Italiane NON invia mai link tramite SMS o WhatsApp per accedere ai tuoi servizi o per aggiornare dati.

  • Se ricevi un messaggio sospetto, non toccare il link.
  • Per verificare se c’è un problema, digita manualmente l’indirizzo del sito ufficiale (www.poste.it) nel tuo browser o accedi tramite l’App ufficiale (BancoPosta o Postepay). Solo in questo modo sarai sicuro di navigare su una piattaforma protetta.

2. Controlla il Mittente (Sempre)

Un semplice controllo può sventare la maggior parte delle truffe:

  • Email: Passa il mouse (su PC) o tocca e tieni premuto (su smartphone, senza aprire il link) sul nome del mittente. L’indirizzo email reale sarà quasi sempre palesemente falso (es. https://www.google.com/search?q=supporto-postale-sicurezza.com).
  • SMS/WhatsApp: Se il messaggio proviene da un normale numero di cellulare (+39 3XX…), è una truffa. Le comunicazioni ufficiali arrivano da codici brevi o mittenti nominali (es. PosteInfo, Postepay).

3. Diffida dall’Urgenza e dagli Errori

I messaggi di phishing sono progettati per metterti fretta (“blocca entro 2 ore!”, “il tuo conto sarà sospeso!”) e sfruttano la distrazione.

  • Cerca sempre errori grammaticali, sintattici o di formattazione. I messaggi ufficiali di un’azienda come Poste Italiane sono sempre impeccabili.
  • Controlla l’indirizzo web: Se arrivi su un sito, verifica che l’indirizzo (URL) cominci con https:// e che ci sia il simbolo del lucchetto. Soprattutto, l’indirizzo deve essere www.poste.it e non variazioni con trattini o lettere in più (es. https://www.google.com/search?q=poste-it.com).

4. Mai Condividere Dati Sensibili

Poste Italiane e i suoi operatori NON chiederanno MAI telefonicamente, via email o SMS:

  • Password del tuo conto o App.
  • PIN, CVV, data di scadenza della tua carta.
  • Codici OTP (quelli inviati via SMS per autorizzare le operazioni). Questi codici servono solo per autorizzare, non per bloccare o verificare.

Se qualcuno te li chiede, chiudi la comunicazione immediatamente: è una truffa.


FAQ sul Phishing Poste

Cosa devo fare se ho cliccato su un link di phishing?

Se hai cliccato ma non hai inserito i dati, probabilmente non è successo nulla, ma esegui una scansione antivirus. Se invece hai inserito le tue credenziali (password, dati carta, OTP), agisci immediatamente: blocca immediatamente la tua Postepay o la tua carta BancoPosta chiamando i numeri dedicati. Poi, cambia la password del tuo account Poste.it e sporgi denuncia alla Polizia Postale.

Dove posso segnalare un tentativo di phishing ricevuto?

È fondamentale segnalare ogni tentativo per aiutare a tracciare i criminali. Puoi inoltrare l’email sospetta all’indirizzo ufficiale di Poste Italiane per le frodi: antifrode@posteitaliane.it. Se si tratta di SMS o messaggi WhatsApp, puoi inoltrare la comunicazione e il numero del mittente alla Polizia Postale o direttamente al Servizio Clienti di Poste Italiane.

Il phishing è solo un problema di Poste Italiane?

Assolutamente no. Il phishing è una minaccia globale che colpisce ogni grande azienda che gestisce dati finanziari. Secondo il rapporto Clusit 2024, il phishing è ancora una delle tecniche di attacco più diffuse e di successo in Italia, soprattutto verso il settore finanziario. La popolarità e la vasta utenza di Poste Italiane la rendono un bersaglio molto frequente, come avviene per le principali banche.

Le App ufficiali di Poste Italiane sono sicure?

Sì, le App ufficiali BancoPosta e Postepay, scaricate dagli store ufficiali (Google Play Store o Apple App Store), sono i modi più sicuri per accedere ai tuoi servizi. Sfruttano l’autenticazione a due fattori (come il codice PosteID o la biometria) e le notifiche in tempo reale, rendendo molto più difficile per un truffatore accedere al tuo conto senza il tuo dispositivo. Utilizzale sempre al posto dei link ricevuti.

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Angela Gemito

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Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!

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