Diverse testimonianze riportano individui che hanno avuto percezioni o esperienze durante momenti in cui il loro cuore aveva cessato di battere, per poi essere rianimati dopo pochi secondi o minuti.

Mentre alcune di queste testimonianze sono state smascherate come false, altre sembrano offrire narrazioni più credibili di quanto vissuto. Questo solleva interrogativi su come distinguere tra realtà e finzione.
Sono state proposte spiegazioni scientifiche per questi fenomeni, suggerendo che potrebbero derivare da una frenetica attività cerebrale causata dalla mancanza di ossigeno, che evoca immagini preconcette della morte, o da reazioni chimiche che generano sensazioni di avanzamento verso una luce. Tuttavia, resta aperta la questione su come stabilire la veridicità di tali esperienze.
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Dal punto di vista cristiano, l’unica fonte di verità autentica è rappresentata da ciò che osserviamo nel mondo e, soprattutto, dalle Sacre Scritture. La Bibbia fornisce una guida su ciò che accade dopo la morte, e solo le esperienze in linea con le sue testimonianze possono essere considerate credibili.
Le Scritture avvertono riguardo l’apparizione di segni e meraviglie ingannevoli, come descritto in 2 Tessalonicesi 2:9 e Matteo 24:24, che se possibile, cercherebbero di traviare anche i fedeli. Questi passaggi, riferendosi ai tempi attuali, sottolineano l’importanza di non farsi ingannare e di basare la nostra comprensione della realtà sulle parole della Bibbia, che Gesù definisce “verità” in Giovanni 17:17.
La condizione dei morti, secondo le Scritture, è descritta in Ecclesiaste 9:5, dove si afferma che “i morti non sanno nulla” e in altri passi che indicano l’assenza di attività o coscienza nell’aldilà. La prospettiva biblica è che i morti rimangono in uno stato di inattività, paragonato al sonno da Gesù, fino al momento della risurrezione, come sperato da Marta in Giovanni 11:24.
Pertanto, seguendo l’insegnamento biblico che i morti non percepiscono né sentono nulla, si può concludere che le esperienze vicino alla morte, se non riconducibili a finzioni o inganni, non riflettono la realtà. Ciò che rimane come verità indiscussa è la parola di Dio, guida sicura e inconfutabile.
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