Quanto dormi? Dipende da dove vivi

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Per lungo tempo, gli scienziati hanno dedicato ricerche al comprensione dei fattori che influenzano il sonno umano, sia in termini di durata che di qualità.

Quanto dormi Dipende da dove vivi
Foto@Pixabay

Uno studio di vasta scala, condotto da un team internazionale di ricercatori e pubblicato su Scientific Reports, ha portato a interessanti scoperte in merito. Questo progetto ha coinvolto oltre 30.000 partecipanti provenienti da 11 paesi, aprendo nuove prospettive sulla nostra comprensione del sonno e sulla sua connessione con le diverse caratteristiche culturali dei vari paesi.

I ritmi circadiani sono noti per influenzare il sonno, ma questo studio ha evidenziato che altri fattori sono altrettanto importanti, come la quantità di tempo dedicata al sonno e la sua qualità. Questi aspetti sono influenzati da vari elementi, tra cui l’ora del tramonto e dell’alba, il sesso e l’età del soggetto e il livello di attività fisica durante il giorno.

Un tratto distintivo di questa ricerca è stato l’utilizzo degli smartwatch per raccogliere dati sul sonno dei partecipanti nel corso di quattro anni. Questo approccio ha permesso di ottenere risultati più oggettivi e precisi rispetto ai metodi basati su autocertificazioni o studi condotti in laboratori controllati.

I dati raccolti mediante gli smartwatch hanno rivelato discrepanze significative rispetto alla durata del sonno dichiarata dai partecipanti. Inoltre, sono emerse relazioni interessanti tra il paese di residenza e i ritmi del sonno. Ad esempio, le persone provenienti da paesi con livelli di PIL elevati hanno avuto in media più difficoltà ad addormentarsi. Si è anche osservato che in culture collettiviste, le persone tendevano ad andare a letto più tardi e dormire più a lungo rispetto alle società individualiste.

Nello specifico, il Giappone ha registrato la durata totale del sonno più breve, con una media di meno di sette ore, mentre la Finlandia ha avuto la durata del sonno più lunga, con una media di otto ore.

I ricercatori hanno anche studiato l’effetto dell’attività fisica sulla qualità e la durata del sonno. L’attività fisica quotidiana è risultata benefica nel migliorare il sonno e la veglia. È interessante notare che, per le persone coinvolte nello sport, il tempo totale di sonno è rimasto più o meno lo stesso rispetto agli altri, ma la fase attiva del sonno si è prolungata leggermente.

Tuttavia, va sottolineato che l’effetto dell’attività fisica sul sonno non è stato uniforme in tutti i paesi. Questo effetto è risultato particolarmente pronunciato negli Stati Uniti e in Finlandia, mentre meno marcato in Giappone.

Le conclusioni tratte da questi risultati sono molto interessanti. In particolare, gli scienziati hanno sottolineato il ruolo significativo dei fattori sociali nel determinare la qualità e la durata del sonno, spiegando il 55% delle differenze nella qualità del sonno e il 63% delle differenze nella durata del sonno. Questo studio fornisce un’importante base di conoscenza per affrontare le sfide legate al sonno a livello globale e potrebbe aprire nuove strade nella ricerca e nella comprensione del sonno umano.

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