Rai, per il cda il tetto agli stipendi rimane

VEB

Purtroppo c’è una brutta notizia per i presentatori di punta delle reti Rai, Fabio Fazio in testa: il consiglio di amministrazione della Rai, dopo una discussione lunghissima durata otto ore, ha deciso di confermare il tetto agli stipendi delle star che ora, salvo un intervento in zona Cesarini da parte del governo, vedranno ridursi lo stipendio annuo a un massimo di 240mila euro.

I primi tagli cominceranno ad entrare in vigore già dal 30 aprile. Antonio Campo Dall’Orto ha provato a chiedere quindici giorni di proroga, ma il Cda ha votato contro non riconoscendo gli estremi per un ulteriore ‘chiarimento’ della situazione.

Attualmente ci sono 44 dipendenti con stipendi che superano il tetto: 6 di questi guadagnano più di 1 milione di euro, 6 tra 500mila euro e 1 milione, e 32 dipendenti stanno tra 240mila euro e 500mila euro.

Ed ora cosa succederà? Artisti e showman potrebbero decidere di abbandonare la Rai in cerca di lidi più favorevoli, ovvero andare a lavorare per aziende concorrenti.

Per Arturo Diaconale, membro del Cda Rai, la cosa però non è affatto scontata, perché oggi la concorrenza non è così agguerrita. «Magari 4-5 nomi importanti potrebbero trovare spazio su altre reti, ma il resto dove va, con la crisi che crea problemi ovunque? Insegna il caso Baudo, che quando ha lasciato la Rai per andare a Mediaset ha perso metà degli ascolti e anche il caso Crozza, che se n’è andato da La7 per una nuova rete ma ha visto crollare la sua audience. Se stai su Rai1 hai in dote, comunque, una quota di ascolti e chi ha costruito la sua fortuna come personaggio della tv pubblica non è proprio detto che se la porti dietro».

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