Riccione, la discoteca Cocoricò resterà chiusa 4 mesi

VEB

Di certo non si può considerare una punizione esemplare, ma forse servirà ai proprietari delle discoteche e in genere dei locali notturni, a prestare più attenzione a quello che succede nei loro locali, alle sostanze che vi circolano, e ai brutti giri che purtroppo inevitabilmente vi si generano.

In base all’articolo 100 del Tulps, dopo la morte, avvenuta il 19 luglio, di Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello ucciso da un’overdose di ecstasy, il Cocoricò, noto locale della movida di Riccione, resterà chiuso per i prossimi 120 giorni.

Gli uomini della divisione di polizia amministrativa e sociale della questura hanno notificato al gestore il provvedimento di chiusura dell’attività. L’amministratore della società, che gestisce la discoteca, non ha nascosto tutto il suo rammarico.

«Il Questore ha accolto in pieno la nostra richiesta – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – La chiusura disposta dal Questore per 4 mesi appare tuttavia una sanzione leggera, soprattutto se rapportata alla gravità del tragico episodio avvenuto il 19 luglio». «Ora – conclude Rienzi – chiediamo alle forze dell’ordine controlli a tappeto nelle principali discoteche dell’Emilia Romagna e del paese, volti a verificare la diffusione di sostanze stupefacenti all’interno di tali locali e a punire con la chiusura le strutture che non riusciranno a prevenire ed evitare lo spaccio di droghe».

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