Rifiuti, incredibile il tempo prima di essere degradati

VEB

Per molti la raccolta differenziata non è altro che l’ennesima imposizione dei comuni, che “pretendono” che prima di liberarci di un rifiuto facciamo attenzione alla sua composizione e lo dividiamo nell’apposito contenitore.

Naturalmente la raccolta differenziata è solo il primo tassello di un processo molto più lungo che alla fine eviterà che i nostri rifiuti finiscano nei fiumi, nei mari o sottoterra, per ritrovare al contrario una nuova vita venendo riciclati.

Ed il riciclo è fondamentale per l’ecosistema: sappiamo infatti quanto ci mette un nostro rifiuto ad essere smaltito e degradato dall’ambiente?

Quante volte abbiamo buttato “distrattamente” per terra una gomma da masticare? La terra ci metterà almeno 5 anni per degradare le sostanze di cui è composto.

E cosa dire di un tessuto sintetico o di un pannolino? Per entrambi ci verranno nientemeno che 500 anni: ben mezzo millennio per un rifiuto che buttiamo senza pensarci su.

In generale la plastica ci mette intorno ai venti anni per essere degradata, anche se molti studi affermano che può permanere anche per oltre mille anni.

Le lattine in alluminio ci mettono circa duecento anni, ma possono resistere fino a 500 anni prima di essere degradati completamente.

Il record, negativo, spetta però a vetro e bottiglie, il cui materiale principale, il silicio, è tra i minerali più duraturi del pianeta e alle batterie: queste contengono piombo, cloruro di zinco, mercurio e cadmio che possono richiedere più di un milione di anni per essere degradati.

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