Un organismo così piccolo da essere invisibile a occhio nudo è responsabile di un respiro su tre che facciamo. Si chiama Prochlorococcus ed è il batterio più abbondante del pianeta. Ora, il suo futuro è in bilico, minacciato direttamente dal riscaldamento globale che sta surriscaldando la sua casa: l’oceano.

Prochlorococcus: Il Motore Invisibile degli Oceani
Spesso definito il “polmone blu” del pianeta, il Prochlorococcus è un microrganismo marino che produce ossigeno attraverso la fotosintesi. Nonostante le sue dimensioni microscopiche, la sua popolazione globale è così vasta da essere responsabile della produzione di quasi un terzo dell’ossigeno del pianeta. Questo cianobatterio prospera nelle acque calde e povere di nutrienti delle zone tropicali e subtropicali, giocando un ruolo insostituibile nella catena alimentare marina e nel bilancio dell’ossigeno terrestre. Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Microbiology ha però lanciato un allarme: la sua sopravvivenza è legata a un equilibrio termico che stiamo alterando.
Quando il Caldo Diventa un Nemico
La ricerca, basata su dati raccolti in 13 anni, ha definito con precisione la “zona di comfort” del Prochlorococcus: la sua crescita è ottimale a temperature comprese tra 19 e 28 gradi Celsius. Il problema è che l’aumento delle temperature oceaniche sta spingendo molte aree oltre questa soglia critica. Gli scienziati hanno osservato un dato preoccupante: a temperature superiori ai 30 °C, la sua capacità di riprodursi crolla, rallentando di ben tre volte.
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Secondo l’oceanografo François Ribalet, autore principale dello studio, questo fenomeno non resterà senza conseguenze. Si prevede che il cambiamento climatico sposterà l’habitat di questo microbo verso i poli. Questo spostamento ridurrà la produttività di questi microrganismi nelle regioni tropicali dal 17% al 51%, a seconda degli scenari di riscaldamento. Una perdita che potrebbe avere effetti a cascata su interi ecosistemi marini e sulla disponibilità globale di ossigeno.
La salute degli oceani è legata a equilibri delicatissimi, spesso mantenuti da organismi invisibili ma fondamentali. La minaccia al Prochlorococcus è un chiaro segnale di come il cambiamento climatico stia alterando le fondamenta stesse della vita sulla Terra.
Per approfondire, è possibile consultare fonti autorevoli come il sito di Nature o i portali di istituti di ricerca oceanografica come lo Scripps Institution of Oceanography.
FAQ – Domande Frequenti
Cos’è il Prochlorococcus? Il Prochlorococcus è un genere di cianobatteri marini, considerato l’organismo fotosintetico più abbondante sulla Terra. È un microrganismo fondamentale per la vita sul nostro pianeta, in quanto produce una quota significativa dell’ossigeno che respiriamo e si trova alla base di molte catene alimentari oceaniche.
Perché il riscaldamento degli oceani è una minaccia? Questo microrganismo vive in un intervallo di temperatura molto specifico (19-28 °C). L’aumento delle temperature oceaniche oltre questa soglia ne rallenta drasticamente la riproduzione. Questo riduce la sua abbondanza nelle zone tropicali, diminuendo la produzione di ossigeno e alterando l’ecosistema marino.
Quali sono le conseguenze di una sua riduzione? Una diminuzione della popolazione di Prochlorococcus potrebbe portare a una ridotta produzione di ossigeno su scala globale. Inoltre, essendo un produttore primario, la sua riduzione avrebbe effetti negativi a cascata sull’intera rete alimentare marina, mettendo a rischio la sopravvivenza di pesci e altri organismi che dipendono da esso.
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