E’ noto che le condizioni climatiche e meteorologiche influenzano la nostra salute fisica e il nostro benessere mentale, così come un semplice temporale può scatenare un attacco di asma.
Negli anni ’80 sono stati registrati diversi casi di asma da temporale, un fenomeno sul quale si è recentemente concentrato un medico dell’Università di Harvard.
Esistono diversi fattori scatenanti per gli attacchi di asma, tra i principali abbiamo:
L’inquinamento atmosferico;
Scarso ricambio dell’aria interna;
Fumo passivo o attivo;
Esposizione a sostanze chimiche;
Il verificarsi di un’infezione respiratoria.
Ma anche le condizioni meteorologiche potrebbero influenzare il decorso dell’asma e soprattutto i temporali.
Negli anni ’80, ricercatori e medici britannici e australiani descrissero l’asma da temporale. Lo definiscono come una forma grave di attacco d’asma che può verificarsi entro poche ore da un forte temporale. Da allora sono stati descritti molti casi.
I temporali possono scatenare l’asma
Nel 2016, una forte tempesta in Australia ha causato più di 9.000 casi di gravi attacchi di asma in pazienti che hanno richiesto cure mediche urgenti. Almeno 8 decessi sono stati registrati in pazienti a causa dell’asma da temporale. L’asma da tempesta è l’inizio di un attacco d’asma o il peggioramento dell’asma dopo un episodio di temporale.
Secondo i ricercatori, i temporali hanno caratteristiche climatiche e fisiche che tendono a:
Concentrare le particelle di polline nell’aria; Ridurre la dimensione delle particelle di polline, facilitando il loro ingresso nelle vie aeree superiori e inferiori.
Come proteggersi in caso di temporale
In uno studio recente, 144 su 228 partecipanti con allergie stagionali hanno sperimentato un episodio di asma temporalesco, ovvero il 65%.
Questo risultato testimonia l’elevata frequenza di asma temporalesca nella popolazione con un background allergico. Inoltre, gli attacchi di asma associati ai temporali sono tutt’altro che benigni. In effetti, lo studio rivela che quasi la metà dei soggetti colpiti ha dovuto essere ricoverata in ospedale per cure mediche.
fonte@news.harvard.edu