In Campania, qualche settimana fa, è entrata in vigore una legge regionale (L.R. 13/2019) che impone valutazioni della concentrazione di radon in ogni struttura commerciale, abitativa, scolastica, per valutare se le concentrazioni superino i nuovi limiti imposti, ed in caso affermativo, vista la nocività, si arriva persino a togliere l’agibilità.
Ma quanti di noi sanno cos’è il radon anche se, a quanto pare, è potenzialmente molto dannoso per la nostra salute?
Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore, che proprio per questo non è percepibile dai sensi, e quindi estremamente difficile da identificare.
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Generato da alcune rocce della crosta terreste tra cui lave, graniti, tufi e pozzolane, in seguito al decadimento del radio 226 diventa un gas classificato come elemento cancerogeno dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.
In generale l’esposizione a questo gas nei luoghi chiusi aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare, ma l’entità del rischio dipende dalla concentrazione di radon a cui è esposti e dalla durata dell’esposizione.
La principale fonte di questo gas è il terreno, ma si può trovare anche nelle abitazioni, nelle scuole e nei luoghi di lavoro.
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