Se Matteo Salvini ha un grande merito è senza dubbio quello di saper capire i punti deboli degli italiani, quei “nervi scoperti” su cui far leva per ottenere il loro favore.
E, del resto, durante la sua esperienza al governo, nonostante i mille problemi da affrontare, ha sempre battuto sul “chiodo” dell’immigrazione, certo di riuscire a mobilitare le masse, come effettivamente è accaduto.
Ora non è più al governo e per aver modo di tornarci è tornato a sfoderare il suo cavallo di battaglia: l’invasione degli stranieri.
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Durante una diretta Facebook ha così tuonato:
“Mi arrivano notizie allarmanti dalla Libia: governo avvisato. Ci sono decine di migliaia di donne e uomini pronti a partire. Rischiamo la catastrofe umanitaria, rischiamo un aumento di 7 volte delle partenze“.
Poi l’attacco all’esecutivo: “E come reagisce il governo? Con una circolare alle prefetture in cui si invita ad aumentare i rimborsi per le strutture che accolgono i richiedenti asilo…“.
E ancora: “Capito? Riaprono i porti, fanno aumentare gli sbarchi e stanno lavorando per aumentare i guadagni che noi avevamo ridotto. Riaprire i porti e riaprire i portafogli. Ma a processo ci vado io…“, ha chiosato.
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