Il Black Knight Satellite è stato oggetto di molti dibattiti e speculazioni tra i teorici della cospirazione ormai da diversi decenni.
Secondo le teorie più importanti, il “cavaliere nero” è un satellite di colore scuro di origine sconosciuta che è stato in un’orbita quasi polare, intorno alla terra per quello che alcuni sostengono, un tempo di migliaia di anni.
Gli autori di Fringe e i ricercatori UFO affermano che questo misterioso satellite è un “artefatto alieno” che ha una storia che precede quella di qualsiasi civiltà umana registrata.
La cospirazione afferma che The Black Knight Satellite avrebbe inviato segnali verso la Terra da quando saremo stati in grado di rilevarli. Alcuni hanno anche ipotizzato che questi segnali siano stati scoperti per la prima volta dal brillante scienziato serbo Nikola Tesla nel 1899, mentre stava sperimentando un trasmettitore.
Nella sua famosa lettera del 1900 alla Croce Rossa americana, Tesla affermò di aver ricevuto e osservato segnali elettrici “inspiegabili” che erano “un messaggio da un altro mondo“. Molti hanno teorizzato che le trasmissioni che Tesla ricevette erano in realtà comunicazioni proprio di tale satellite. Gli scettici respingono questa speculazione sottolineando che Tesla potrebbe essere stato semplicemente il primo a rilevare le pulsar.
Un’altra teoria legata al Black Night Satellite, riguarda il lavoro di una coppia di scienziati norvegesi nel 1928 che stavano conducendo esperimenti in cui avrebbero inviato trasmissioni a onde corte nello spazio.
Cominciarono a ricevere echi a lungo ritardo (LDE), nei quali proprio questi echi delle loro trasmissioni sarebbero ritornati a loro diversi secondi dopo essere stati inviati. Questo fenomeno era ampiamente sconosciuto all’epoca, e per molti aspetti non è ancora del tutto chiaro oggi.
Nel 1973, uno scrittore scozzese di nome Duncan Lunan analizzò gli scritti e i dati degli scienziati norvegesi e concluse che i segnali potevano essere interpretati per produrre una mappa stellare che indicava la strada per una doppia stella conosciuta come Epsilon Bootis, che fa parte della costellazione di Boote che può essere vista nel cielo settentrionale.
Lunan ha ipotizzato che questi segnali fossero trasmessi da un oggetto sconosciuto (probabilmente una “sonda spaziale“) che aveva circa 13.000 anni ed era allineato con il punto Lagrangiano L5 della Terra, una delle cinque posizioni chiave in una configurazione orbitale. Lunan ha successivamente ritrattato la sua ipotesi, citando dati errati e negando categoricamente di avere qualche connessione con il Black Knight Satellite, affermando sul suo sito Web che lo strano satellite non ha “nulla a che fare con me“.
Forse una delle teorie del Black Knight Satellite più conosciute riguarda una fotografia di un oggetto misterioso che è stata scattata dallo Space Shuttle Endeavour della NASA durante l’ormai famosa missione STS-88 del 1998.
La forma scura e irregolare dell’oggetto ha spinto molti a ipotizzare che potrebbe essere il famoso Black Knight Satellite, ma molti analisti hanno respinto quelle asserzioni, sostenendo che l’oggetto è in realtà una coperta termica che è stata accidentalmente persa da un astronauta durante un extra-veicolare assegnazione attività (EVA).
Sebbene ci siano fotografie ufficiali della NASA che descrivono quello che alcuni chiamerebbero il Black Knight Satellite, ci sono pochissime prove che questo misterioso oggetto sia un vero satellite funzionante che può inviare e ricevere trasmissioni.
Gli scettici l’hanno scritto come nient’altro che “detrito spaziali“, mentre i teorici della cospirazione ritengono che possa esserci una deliberata campagna di disinformazione sull’origine e sulle capacità di tale satellite.