Gli scienziati guidati da Benjamin Weiss, uno scienziato planetario presso il Massachusetts Institute of Technology, credono che le lune di Urano abbiano acqua salata, il che significa che possono avere vita.
Queste sono le conclusioni raggiunte dagli astronomi che esplorano il sistema solare utilizzando potenti telescopi, e anche grazie ai dati ottenuti dalla sonda Voyager-2.
27 satelliti ruotano attorno a Urano, ma soprattutto i ricercatori erano interessati solo ad alcuni di essi: Ariel, Titania, Oberon, Miranda e Umbriel.
Durante lo studio delle immagini scattate nel 1986 dalla sonda Voyager 2, i ricercatori hanno scoperto che tutti questi cinque satelliti sono composti da parti uguali di ghiaccio e roccia e sono notevolmente punteggiati da grandi crateri. Secondo gli scienziati, questo suggerisce che ci sia acqua nelle profondità di questi corpi celesti.
Gli scienziati ritengono di avere acqua salata che potrebbe ospitare organismi viventi. È del tutto possibile, ammettono gli scienziati, che questi organismi possano differire dalle forme di vita terrestre.
Inoltre, i ricercatori hanno determinato la forza gravitazionale di Urano, che colpisce i suoi satelliti. Se c’è davvero acqua salata su di loro, e non solo ghiaccio, allora dovrebbe sorgere energia elettrica.
Gli scienziati hanno pianificato la prima missione senza pilota sul pianeta Urano nel 2042. Ciò consentirà agli scienziati di ottenere maggiori informazioni sul pianeta e sui suoi satelliti
Anche i telescopi più potenti non consentono una risposta univoca alla domanda sulla presenza di vita aliena e gli scienziati possono solo avanzare una varietà di ipotesi.
L’invio di sonde di ricerca a Urano sarebbe il modo migliore per ottenere la risposta a questa domanda.