Un mistero internazionale che intreccia diplomazia, scienza e intrighi da guerra fredda. Dal 2016, diplomatici americani e canadesi in varie parti del mondo hanno iniziato a soffrire di strani sintomi, dando vita a un enigma noto come “Sindrome dell’Avana“. Ma di cosa si tratta realmente?

I Fatti: Un Male Invisibile
Tutto ha inizio a L’Avana, Cuba, nel dicembre 2016. Un agente della CIA accusa un malessere improvviso: nausea, vertigini, mal di testa. Presto, non è più il solo. Altri diplomatici, sia americani che canadesi, riportano sintomi simili, che in alcuni casi includono perdita dell’udito e sanguinamenti dal naso. Alla fine del 2018, si contano quasi 40 casi. Le testimonianze delle vittime hanno un elemento in comune: uno strano e penetrante suono percepito nelle loro abitazioni o stanze d’albergo, descritto come “un fascio di suono” o simile a “biglie che rotolano in un imbuto“.
La reazione politica non si fa attendere. Nell’ottobre 2017, Washington ritira il 60% del suo personale da Cuba ed espelle 15 diplomatici cubani, nonostante il governo cubano neghi ogni coinvolgimento. Il mistero si infittisce quando, nel 2018, casi analoghi vengono registrati anche tra il personale del consolato americano a Guangzhou, in Cina.
Le Ipotesi: Tra Grilli e Microonde
Le indagini mediche e scientifiche hanno prodotto un quadro confuso e contraddittorio, alimentando il dibattito. Inizialmente, i medici dell’Università della Pennsylvania, esaminando alcune delle vittime, hanno riscontrato sintomi assimilabili a una commozione cerebrale, pur non trovandone alcuna prova fisica.
Le teorie si sono moltiplicate:
- L’ipotesi acustica: Alcuni scienziati, analizzando le registrazioni dei suoni, hanno ipotizzato che potesse trattarsi del canto di grilli particolarmente rumorosi. Alexander Stubbs dell’Università della California, Berkeley, ha sottolineato l’incredibile potenza sonora di questi insetti. Tuttavia, questa spiegazione non chiarisce come un suono, per quanto forte, possa causare danni cerebrali.
- La pista psicologica: L’ambiente di lavoro dei diplomatici a Cuba è notoriamente stressante. Un ex funzionario ha dichiarato a ProPublica che la costante sorveglianza crea una “mentalità di forte stress”. Una valutazione dell’intelligence USA del 2023 ha suggerito che le lesioni potrebbero essere legate a stress, fattori ambientali e persino a una sorta di “psicologia di gruppo”.
- L’attacco a energia diretta: Un report del 2020 delle Accademie Nazionali di Scienze, Ingegneria e Medicina ha indicato come causa più probabile “l’energia a radiofrequenza”, che include le microonde. Questa teoria suggerisce l’uso di un’arma invisibile.
Tuttavia, due studi dei National Institutes of Health, pubblicati nel 2024 sul Journal of the American Medical Association, non hanno trovato “alcuna indicazione di immagini cerebrali che spieghino quei sintomi”. L’avvocato Mark Zaid, che rappresenta diverse vittime, sostiene che il governo stia nascondendo prove dietro il segreto di stato.
Conclusione A quasi un decennio dai primi casi, la Sindrome dell’Avana resta un enigma irrisolto. L’assenza di prove scientifiche definitive lascia aperte tutte le porte: da un fenomeno di psicosi di massa a un nuovo, inquietante capitolo della guerra non convenzionale. La verità, probabilmente, è ancora nascosta tra rapporti classificati e le complesse dinamiche della geopolitica.
Per approfondire ulteriormente l’argomento, è possibile consultare fonti autorevoli come:
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