Sylvester Stallone: difficile andare avanti senza suo figlio Sage

VEB

Sylvester Stallone ha affrontato tantissime battaglie, nonostante la sua lunga e prolifica carriera cinematografica, l’attore, di origini italiane, è sempre stato legato principalmente a due personaggi principali.

Rocky Balboa, il pugile italiano di Philadelphia, ruolo che gli fruttò anche l’Oscar, e il personaggio del reduce dal Vietnam, John Rambo, anch’esso campione d’incassi al botteghino.

Questi due personaggi hanno caratterizzato la vita artistica, e non solo, di Sylvester Stallone che li ha amati e odiati ma soprattutto amati, oggi a 69 anni infatti, l’attore rende ancora omaggio al personaggio di Rocky, per il quale si dichiara profondamente affezionato.

Proprio in questo mese è uscito nelle sale cinematografiche quella che sarà, a ragion veduta, l’ultima apparizione di Rocky in una pellicola, diretto da Ryan Coogler, anche se il titolo è: Creed Nato per Combattere, dal nome del figlio del mitico Apollo Creed, per molti resterà il settimo capitolo del pugile di Philadelphia.

La carriera di Sylvester Stallone però, come abbiamo detto, ha conosciuto alti e bassi, anche nella vita privata con la scomparsa del figlio Sage Stallone a soli 36 anni, lasciando un dolore nel versatile attore.

La perdita del figlio Sage è stata molto traumatica per Sylvester Stallone, lo rivela lui stesso parlando dell’ultima pellicola di Ryan Coogler: Creed.

Stallone interpreta il ruolo di uno stanco e vecchio Rocky, fisicamente invecchiato, ritrova un giovane Adonis Creed, figlio di Apollo, e si cimenta nella sua ultima battaglia, allenarlo per farlo diventare un vero pugile.

L’attore ricorda sempre il figlio Sage, morto prematuramente nel luglio 2012, in particolar modo durante le riprese di Creed dove lo stesso Rocky allena il giovane Adonis come fosse suo figlio, nel film c’è anche un piccolo cameo del figlio, infatti è proprio Rocky a mostrare al figlio di Apollo una foto insieme al figlio (nella foto c’è Sage Stallone).

Le difficoltà sono state confermate dallo stesso regista, Ryan Coogler ammette che c’è stato un duro lavoro fatto per convincere Stallone ad interpretare nuovamente il ruolo di Rocky e ad allenare un giovane pugile, alla fine Sly è riuscito ad ottenere le sue soddisfazioni con Creed.

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