Tom Petty, addio al rocker leader degli Heartbreakers

VEB

Un altro lutto per il mondo della musica internazionale, che perde uno dei suoi rocker più amati: Tom Petty, leggenda del rock ‘made in Usa’ degli anni Settanta e Ottanta, è morto la scorsa notte all’età di 66 anni per le conseguenze di un attacco cardiaco che lo aveva colpito domenica.

Petty si è spento in un ospedale di Santa Monica, in California, dove era arrivato privo di conoscenza. Il musicista era stato trovato in condizioni disperate nella sua casa di Malibu dopo un attacco cardiaco: era giunto in ospedale in fin di vita e i medici avevano tentato di tenerlo in vita collegando il suo corpo alle macchine.

Ironia della sorte la band lo accompagnò per gran parte della carriera si chiamava “Heartbreakers”, e proprio un attacco di cuore lo ha accompagnato alla fine della vita.

In un primo momento la notizia della sua morte era arrivata da un comunicato errato della polizia di Los Angeles, che poi aveva rettificato. Petty era arrivato all’ospedale privo di attività cerebrale e per questo poi è stato deciso di staccare le macchine che lo tenevano in vita.

Nato a Gainesville, Florida, nel 1950, aveva iniziato a suonare la chitarra a quattordici anni, imparando alla perfezione Wholly Bully di Sam The Sham. Era in buona parte un autodidatta, e non aveva mai avuto un approccio accademico nei confronti della musica.

Nei primi anni 70 si trasferì in California dove, dopo un primo tentativo da solista, formò gli Heartbeakers insieme a Benmont Tench, Mike Campbell, Stan Lynch e Ron Blair. Con la band perfezionò il suo stile, profondamente americano, creando una miscela colorata, eclettica, a metà strada tra il cantautorato più classico e la ricerca di contemporaneità.

Dopo l’esordio discografico segnato da Tom Petty and the Heartbreakers del 1976  (che conteneva già un brano di grande successo come American girl) e un secondo disco di transizione, Petty e gli Heartbreakers si imposero sulle scene internazionali con Damn the torpedoes del 1979, uno dei migliori album di american music del decennio.

Da quel momento, la figura di Petty divenne centrale nella scena rock internazionale.

Nella sua carriera ha legato il suo nome a lungo a quello di Bob Dylan, ma sono tanti i big del rock ai quali si è accompagnato. Alla fine degli anni 80 poi, costituì con lo stesso Dylan, Roy Orbison, George Harrison e Jeff Lynne i Traveling Wilburys, vera superband con la quale registrò due album. Proprio Dylan ha commentato la notizia definendola “scioccante”.

L’ultima volta è salito sul palco lunedì scorso con tre spettacoli alla Hollywood Bowl che hanno fatto registrare il tutto esaurito. Era la tappa conclusiva del tour in occasione del quarantesimo anniversario della sua band, che ha toccato 24 stati con 53 concerti.

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