Giovedì 7 aprile arriva nelle sale cinematografiche “Troppo napoletano”, film diretto da Gianluca Ansanelli e prodotto da Alessandro Siani.
La storia è davvero “Troppo napoletano”. Fra due bambini scoppia un tenero amore.
Lei appartiene a una delle famiglie più blasonate di Posillipo, lui arriva da uno dei quartieri più popolari di Napoli: Rione Sanità.
Un classico potrebbe dire qualcuno. Ed è proprio così, un classico, una favola antica in veste moderna. La storia del cinema, e anche della letteratura, è piena zeppa di storie simili.
La differenza, e la novità, stanno nell’ironia e nella genuinità tipica delle storie che ci racconta Siani. Come dimenticare Il principe abusivo?
Vero, nel film c’è tutta la napoletanità possibile ma ci sono anche tanta tenerezza e tanti buoni sentimenti in questo film.
La mamma del ragazzino, Ciro, si chiama Debora ed è una giovane vedova che ha cresciuto da sola il figlio.
Il defunto marito era un cantante neomelodico che era volato giù dal palco nel tentativo di fare stage diving. Una “bravata” che gli era costata la vita.
Debora si accorge che Ciro è angosciato e, pensando che fosse per l’assenza del padre, decide di farlo aiutare da uno psicologo infantile.
Lo psicologo, Tommaso, capisce che a turbare molto il ragazzo non è solo la perdita del papà ma anche l’amore per la ragazza dei quartieri alti.
E così, fra una gag e una dritta, il medico aiuta il piccolo Ciro a conquistare la sua bella. Ma anche Ciro deve fare qualcosa per il suo dottore: aiutarlo a conquistare la sua giovane mamma Debora.
Nel cast Serena Rossi, Gennaro Guazzo, Giorgia Agata, Luigi Esposito e Rosario Morra. Questi ultimi sono più noti come Gigi & Ross del fortunato programma televisivo Made in Sud.