Un nuovo giorno, identità sessuale: il film che urla “basta pregiudizi”

VEB

Il 10 marzo 2016 approda nelle sale cinematografiche italiane il film “Un nuovo giorno” di Stefano Calvagna.

Calvagna in questo film affronta il tema dell’identità sessuale e vuole essere un monito contro i pregiudizi e l’intolleranza.

“È una vicenda realmente accaduta. La storia di una sofferenza contro i pregiudizi e l’intolleranza”. Spiega il regista che poi aggiunge: “Ho visto tanta sofferenza e ho voluto fare qualcosa di importante. Una storia così non l’hanno mai raccontata in un film”.

La storia narra di un bimbo che vive con la convinzione di essere nato nel corpo sbagliato.

“Fin da piccolo vuole giocare con le bambole e i trucchi della nonna”, svela Calvagna, e si trova anche costretto ad affrontare problemi di pedofilia”.

Quella che racconta il regista nel suo film è la storia vera di Sveva Cardinale che nel film interpreta se stessa.

E sembra la trama di un film anche l’incontro fra il regista e la protagonista.

I due si sono incontrati per caso a Fiuggi durante la scorsa estate. Sveva era in viaggio di nozze. Dopo qualche giorno lei contattò Calvagna sul social Facebook e gli raccontò la sua storia.

“Ho conosciuto la persona che ha vissuto la storia in prima persona. Che poi è la stessa che la interpreta nel film. Si chiama Sveva Cardinale e per lei è stata davvero una grande emozione interpretare se stessa”.

“Racconto le violenze subite dal bambino, le difficoltà con i suoi genitori. E poi la presa di coscienza di essere nata nel corpo sbagliato. Tanto che dagli altri si faceva chiamare Giulia”.

“Fino alla decisione presa a 35 anni di affrontare un intervento chirurgico lungo 23 ore per modificare anche gli organi interni. Gli incontri con lo psichiatra, il matrimonio e la sua nuova vita”.

Il film è stato girato a Bankok perché è nella capitale della Thailandia che Sveva si sottopose all’intervento chirurgico per cambiare sesso.

Insieme a Sveva Cardinale, nel cast troviamo Luca Filippi, Niccolò Calvagna, Paola Lavini, Imma Piro, Franco Oppini, Saverio Vallone, Danilo Brugia, Ralph Palka, Bruno Crucitti e Gianna Paola Scaffidi.

Next Post

Daria Bignardi vuole epurare RaiTre ma il Codacons controlla lo stipendio

È talmente occupata a far quadrare i conti della terza rete Rai che evidentemente non si è accorta che i suoi guadagni sforano il tetto massimo previsto per i dirigenti pubblici: una questione spinosa quella che vede protagonista Daria Bignardi. La Bignardi, da poco nuova direttrice di Rai Tre, si […]