Una barretta di cioccolato per alleviare i sintomi del Parkinson

VEB

Un’ottima notizia per i golosi: se oltre a far lievitare il punta vita, se si mangia in grandi quantità, il cioccolato ha innumerevoli proprietà benefiche, conosciute e utilizzate persino dai nostri avi, prima dell’invenzione della moderna medicina, gli scienziati hanno appena scoperto un’altra sua potenzialità.

Per gli scienziati della Technische Universität Dresden a Dresda, in Germania, l’alcaloide feniletilamina, che sembra avere un’importanza fondamentale nella fase dell’innamoramento, e presente in grandi quantità all’interno del cacao, potrebbe avere benefici anche sulle cellule cerebrali dei malati: in pratica il cioccolato potrebbe essere un valido alleato nella prevenzione di malattie neurologiche come il Parkinson.

Gli esperti hanno osservato che la malattia di Parkinson è causata dalla perdita di cellule nervose nell’area cerebrale che produce la dopamina: si tratta della zona del cervello responsabile del coordinamento dei movimenti dell’organismo. Dato che bassi livelli di dopamina sono stati collegati ai sintomi della malattia, gli esperti ritengono che stimolarne il rilascio tramite l’assunzione della feniletilamina presente nel cacao, potrebbe rallentare lo sviluppo della malattia.

La cosa curiosa è che un altro studio, questa volta indiano, dell’istituto di chimica biologica, invitava a diminuire il consumo di cioccolato perché i suoi componenti sembravano essere legati al Parkinson.

Noi aspettiamo ulteriori studi per capire chi ha ragione.

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