Da anni si è fatta strada la teoria secondo la quale l’intero universo non sia altro che un ologramma

Le cosiddette teorie del complotto sono antiche quanto l’umanità. Per ogni fenomeno strano o misterioso, c’è almeno una teoria che propone una spiegazione alternativa. Essendo intrinsecamente scettici, gli esseri umani hanno la tendenza a ignorare le cose che non si adattano a quello che credono da sempre.
C’è un’abbondanza di teorie del complotto, ognuna delle quali si rivolge a un aspetto specifico della realtà. Le cospirazioni sociali e politiche sostengono di offrire spiegazioni alternative allo status quo e di fornire informazioni sul dominio del mondo attraverso la politica.
A causa della grave mancanza di scritti e artefatti, grandi pezzi di storia sono confusi o addirittura sconosciuti. Sono molte le teorie che cercano di colmare queste lacune proponendo spiegazioni non convenzionali.
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Ma una recente teoria che gli scienziati stanno attualmente indagando potrebbe dimostrare il nonno di tutte le teorie del complotto perché si riferisce a ogni aspetto della realtà e mette in discussione la realtà stessa.
I fisici del Fermi National Accelerator Laboratory hanno deciso di dimostrare se l’universo che osserviamo attraverso i telescopi è davvero lì o solo una proiezione 2D. Il nostro mondo tridimensionale non è oggetto di dibattito ed i nostri sensi forniscono informazioni specifiche che diamo per scontate.
I ricercatori affermano che le informazioni su ogni cosa nel nostro universo osservabile potrebbero effettivamente essere codificate in minuscoli pacchetti bidimensionali simili a pixel su uno schermo, le cui dimensioni sono molto più piccole di un singolo atomo.
Ammettono che esiste la possibilità che stiamo vivendo racchiusi in una proiezione 2D simile a una versione cosmica di un enorme Grande Fratello.
Una struttura sotterranea è stata costruita appena fuori Chicago per testare questa teoria. Due interferometri inviano un raggio laser da un kilowatt che viene riflesso e ricombinato.
Gli scienziati stanno misurando quello che chiamano il “jitter olografico” dello spazio-tempo. Se le loro scoperte supportano questa teoria, le fondamenta della realtà saranno scosse e tutto ciò che sappiamo sull’universo sarà messo in discussione.
fonte@Anomalien.com
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