Per i più superstiziosi, venerdì 17 è un giorno che deve letteralmente volare, dato che nella credenza popolare è portatori di cattivi presagi, ma per i pendolari italiani c’è ben altro da temere: in questa giornata è infatti previsto uno sciopero generale che rischia di paralizzare l’intero stivale.
L’Unione sindacale di base (USB) ha infatti indetto uno sciopero generale e nazionale del trasporto marittimo, pubblico locale e ferroviario, che coinvolgerà quindi i dipendenti delle maggiori aziende del trasporto pubblico locale.
A far notizia è il motivo dello sciopero: nessuna richiesta di aumento o cattive condizioni di lavoro, ma semplicemente si rivendica il diritto di scioperare, proprio scioperando.
L’Usb spiega infatti che “lo sciopero nazionale di tutti i settori del trasporto è indetto a tutela e per garantire il reale esercizio del diritto di sciopero e le continue interpretazioni restrittive operate dalla commissione nazionale di garanzia” colpevole secondo il sindacato di aver disinnescato l’agitazione dello scorso 12 aprile.
Comunque, aggiunge il sindacato, lo sciopero è stato indetto anche per protestare “contro le privatizzazioni” del settore e nel contempo chiedere “la nazionalizzazione delle imprese di trasporto” nonché “la riduzione dell’orario di lavoro a parità̀ di salario”.