Il cinema ci ha insegnato che, pare, non sia possibile viaggiare nel tempo senza creare un paradosso temporale.
Pellicole come “Ritorno al futuro” hanno utilizzato i paradossi temporali per sviluppare la sceneggiatura, ma è confermato che tale fenomeno, causato dai viaggi nel tempo, non è stato esplorato solo dal cinema;
I fisici lavorano da decenni su modelli matematici che cercano di spiegare la natura dei paradossi temporali e in quali circostanze potrebbero essere evitati. O verificarsi.
Tuttavia, un articolo pubblicato tempo fa sulla rivista scientifica ‘Classical and Quantum Gravity‘ da due ricercatori dell’Università del Queensland, in Australia, propone un modello matematico molto originale che descrive la possibilità che siano fattibili viaggi nel tempo libero dei paradossi.
Il paradosso del nonno
Il futuro di Marty McFly, il protagonista della trilogia ‘Ritorno al futuro‘, non è mai stato minacciato. Questo è, almeno, ciò che possiamo concludere dopo aver letto l’articolo pubblicato da Fabio Costa e Germain Tobar.
Ed è che il modello matematico proposto da questi ricercatori descrive che è possibile viaggiare nel tempo preservando il libero arbitrio e senza produrre paradossi temporali o altri tipi di incongruenze. Anche in questo caso è importante tenere presente che si tratta di un modello matematico limitato al campo teorico.
La conclusione a cui sono giunti Costa e Tobar è che gli eventi a cui è soggetto un sistema fisico vengono sempre riadattati per evitare incongruenze.
Anche se proviamo a creare un paradosso come quello del nonno, che chiede cosa accadrebbe se viaggiassimo nel passato e uccidessimo nostro nonno prima che incontrasse nostra nonna.
In questa situazione nostro padre non sarebbe mai stato concepito; Nemmeno noi, e la motivazione che ci ha portato a viaggiare nel tempo scomparirà, generando un paradosso o un’incongruenza temporale.
Se viaggiassimo indietro nel tempo per evitare la pandemia da coronavirus
Immaginiamo di avere la tecnologia necessaria per viaggiare indietro nel tempo e decidiamo di usarla per tornare indietro di qualche mese, viaggiare in Cina ed evitare che il paziente zero venga contagiato dal coronavirus per fare in modo che la pandemia non si verifichi.
Se ci riuscissimo sorgerebbe un paradosso perché scomparirebbe la ragione che ci ha portato a viaggiare nel tempo.
Il modello matematico di questi ricercatori risolve questa incoerenza consentendo al viaggiatore del tempo di mantenere il suo libero arbitrio e di fare ciò che deve fare, ma senza cancellare l’evento che ha portato al viaggio nel tempo.
Nell’esempio che abbiamo usato, il paziente zero originale non verrebbe infettato, ma il sistema si riaggiusterà intorno a noi per mantenere l’equilibrio, qualunque cosa facciamo.
La pandemia alla fine si verificherebbe, quindi il paziente zero originale potrebbe essere sostituito da qualcun altro. Forse anche dallo stesso viaggiatore del tempo, che nel suo tentativo di evitare l’infezione potrebbe finire per infettare se stesso.