Il suo vero tribunale saranno i cittadini, che giudicheranno alle prossime elezioni se il suo operato sarà stato abbastanza da essere rieletta, ma per ora la giustizia ha fatto il suo corso e le ha dato ragione: il sindaco di Roma, Virginia Raggi, è stata assolta dalle accuse di falso in relazione alla nomina di Renato Marra alla direzione Turismo del Campidoglio.
La sindaca naturalmente ha tirato un sospiro di sollievo, ma lo hanno fatto anche e soprattutto i suoi colleghi di partito, che hanno fatto a gara ad esultare ed ad attaccare tutti coloro che avevano osato schierarsi contro di lei e chiedere le sue dimissioni.
“Il peggio in questa vicenda lo hanno dato la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, che ogni giorno per due anni, con le loro ridicole insinuazioni, hanno provato a convincere il Movimento a scaricare la Raggi”, ha scritto sui social Luigi Di Maio.
“Oggi la verità giudiziaria ha dimostrato solo una cosa: che le uniche puttane qui sono proprio loro, questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà. Ma i colpevoli ci sono e vanno temuti.
I colpevoli sono quei pennivendoli che da più di due anni le hanno lanciato addosso tonnellate di fango con una violenza inaudita. Sono pennivendoli, soltanto pennivendoli, i giornalisti sono altra cosa”, ha rincarato la dose Alessandro Di Battista, su Facebook, scrivendo dall’America dove si trova in vacanza con la famiglia.