L’oggetto interstellare 3I/ATLAS, in rapido transito nel Sistema Solare, ha messo in fermento la comunità astronomica. Non si tratta di una semplice roccia spaziale; gli studi più recenti, basati su sofisticate simulazioni, suggeriscono che questo viaggiatore cosmico non solo è il terzo oggetto interstellare confermato dopo ‘Oumuamua e Borisov, ma potrebbe essere anche il più antico mai osservato, con un’età stimata che si aggira intorno ai 10 miliardi di anni. Un vero fossile del cosmo.

Un Viaggio Imperturbabile Durato Miliardi di Anni
Un team di astronomi ha tracciato il percorso di 3I/ATLAS nel passato, simulandone il moto attraverso la galassia negli ultimi 10 milioni di anni. Hanno utilizzato misurazioni di altissima precisione fornite dalla missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). I risultati sono sorprendenti: l’oggetto ha attraversato la Via Lattea senza deviazioni significative nonostante decine di potenziali incontri ravvicinati con stelle. Questo dato è cruciale: suggerisce che la traiettoria iperbolica di 3I/ATLAS non è stata indotta da interazioni recenti, ma è la testimonianza di un viaggio indipendente e lunghissimo attraverso lo spazio interstellare, durato miliardi di anni.
La velocità di 3I/ATLAS, significativamente superiore rispetto ai suoi predecessori interstellari, con un’eccentricità orbitale stimata tra 6,1 e 6,2 (ben più alta dell’1,2 di ‘Oumuamua e del 3,6 di Borisov, come riportato dall’Unione Astrofili Italiani), ne conferma la provenienza esterna al nostro sistema solare e l’orbita “aperta”. Si muove a una velocità di circa 68 km/s, superando al perielio i 77 km/s (Fonte: UAI).
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Un Nucleo Gigante e l’Età del Cosmo Primordiale
Le analisi indicano che 3I/ATLAS è insolitamente grande per un oggetto di questa tipologia, con un nucleo stimato in circa 5 chilometri di diametro e una massa di circa 33 miliardi di tonnellate. Le stime di Matthew J. Hopkins e colleghi (Università di Oxford) suggeriscono un’età probabile tra i 3 e gli 11 miliardi di anni, una cifra che pone 3I/ATLAS in un’epoca cosmica in cui i primi sistemi planetari stavano ancora prendendo forma. Studiare 3I/ATLAS è come aprire una finestra sul passato profondo dell’Universo, permettendo di analizzare materiali provenienti da sistemi stellari lontani e molto più vecchi del nostro Sole.
Come ha sottolineato il ricercatore principale del progetto: “Ogni nuovo oggetto osservato ci aiuta a comprendere meglio l’evoluzione dei corpi cosmici provenienti da altri sistemi stellari, aprendo una finestra sul passato dell’Universo“. La sua composizione chimica è ora al vaglio di telescopi come Hubble, che nel novembre 2025 eseguirà la spettroscopia ultravioletta per determinarne la composizione gassosa.
L’arrivo di 3I/ATLAS sottolinea l’importanza crescente dei programmi di rilevamento come ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) e delle future missioni che mirano a intercettare e studiare questi visitatori. Per approfondire il tema degli oggetti interstellari e il loro significato cosmico, è consigliabile consultare le pubblicazioni scientifiche sul server di preprint arXiv e i report dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
FAQ
D: Perché 3I/ATLAS è considerato così insolito e importante? R: La sua importanza risiede nell’età stimata, potenzialmente 10 miliardi di anni, che lo rende un testimone dell’Universo primordiale. È il terzo oggetto interstellare scoperto e vanta l’orbita iperbolica più estrema e la velocità più alta finora registrate (eccentricità superiore a 6), confermando che non è legato gravitazionalmente al Sole.
D: Cosa ha rivelato lo studio sulla traiettoria di 3I/ATLAS? R: Utilizzando i dati Gaia, le simulazioni hanno mostrato che 3I/ATLAS ha mantenuto una traiettoria quasi inalterata per milioni di anni, evitando impatti significativi o deviazioni stellari. Questo rafforza l’ipotesi che la sua traiettoria sia un viaggio interstellare di lunga data, non il risultato di una recente interazione all’interno della Via Lattea.
D: 3I/ATLAS è pericoloso per la Terra? R: Assolutamente no. La cometa interstellare 3I/ATLAS passerà nel punto più vicino al Sole, il perielio, a circa 205 milioni di chilometri (tra l’orbita della Terra e quella di Marte). Non si avvicinerà alla Terra a meno di circa 170 milioni di chilometri di distanza, garantendo la massima sicurezza e consentendo l’osservazione scientifica a distanza.
Questo video mostra la traiettoria di un oggetto interstellare, permettendo di visualizzare il moto di 3I/ATLAS nel Sistema Solare. There’s a new interstellar visitor. Here’s what we’ve discovered so far.
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