La Palestina è una terra ricca di storia millenaria, un crocevia di culture e religioni che evoca immagini intense e complesse. Ma al di là delle narrazioni più conosciute, esistono aspetti sorprendenti e affascinanti che meritano di essere raccontati. Ecco cinque curiosità che svelano un volto inedito di questa terra.

1. La Culla degli Ulivi Matusalemme
Nel villaggio di Al-Walaja, vicino a Betlemme, si trovano alcuni degli ulivi più antichi del mondo. Conosciuti come “Al-Badawi” (il grande), si stima che questi alberi abbiano tra i 4.000 e i 5.000 anni. La Palestina è la patria di alberi di ulivo che erano già secolari ai tempi dell’Impero Romano. Questi giganti nodosi non sono solo un simbolo di longevità e resilienza, ma rappresentano il legame indissolubile del popolo palestinese con la propria terra. L’olio prodotto da queste olive è considerato un vero e proprio tesoro, denso di storia e sapore.
2. La Prima (e Unica) Birra Palestinese
In un territorio spesso associato a tradizioni antiche, spicca una storia di moderna imprenditoria. Nel piccolo villaggio cristiano di Taybeh, vicino a Ramallah, si trova il primo e unico birrificio della Palestina. Fondato nel 1994 dalla famiglia Khoury, il birrificio Taybeh produce una birra artigianale che ha guadagnato riconoscimenti internazionali. La birra Taybeh è diventata un simbolo di orgoglio nazionale e di perseveranza economica. Ogni anno, il villaggio ospita persino un proprio “Oktoberfest”, attirando visitatori da tutta la regione e dal mondo.
3. L’Oro Bianco di Nablus: Il Sapone all’Olio d’Oliva
La città di Nablus, in Cisgiordania, è famosa da secoli per la produzione di un sapone eccezionale, realizzato con soli tre ingredienti: olio d’oliva vergine, acqua e un composto di sodio. Questa tradizione artigianale, che si tramanda di generazione in generazione, risale a oltre mille anni fa. Il sapone di Nablus è un prodotto 100% naturale e biodegradabile, rinomato per le sue proprietà idratanti e delicate sulla pelle. Ancora oggi, i pochi saponifici rimasti seguono l’antico metodo di cottura lenta e taglio manuale, un vero e proprio patrimonio culturale.
4. Due Record Mondiali in un’Unica Città: Gerico
Gerico non è solo una delle città menzionate più di frequente nei testi antichi, ma detiene due primati mondiali davvero unici. È considerata una delle più antiche città del mondo abitate ininterrottamente, con reperti archeologici che testimoniano insediamenti risalenti a circa 9.000 anni a.C. Come se non bastasse, è anche la città più bassa della Terra, situata a circa 258 metri sotto il livello del mare. Passeggiare per Gerico significa letteralmente camminare su strati di storia in una depressione geografica unica.
5. Galleggiare nel Punto Più Basso della Terra
Una parte della costa del Mar Morto bagna la Palestina, offrendo uno degli spettacoli naturali più incredibili del pianeta. Questo lago salato, il cui livello continua a scendere, rappresenta il punto più basso della superficie terrestre, a oltre 430 metri sotto il livello del mare. L’altissima concentrazione di sale nelle acque del Mar Morto impedisce a qualsiasi forma di vita complessa di sopravvivere, ma permette alle persone di galleggiare senza il minimo sforzo. Un’esperienza surreale, arricchita dai fanghi neri della costa, noti per le loro proprietà benefiche per la pelle, come citato anche da fonti come la Dead Sea Research Center.
FAQ
Qual è il significato dell’ulivo nella cultura palestinese? L’ulivo è il simbolo più potente della Palestina. Rappresenta la pace, la resilienza e il profondo radicamento del popolo alla propria terra. Le sue radici antiche simboleggiano la continuità storica e la capacità di resistere alle avversità, proprio come gli alberi stessi che vivono per millenni.
È possibile visitare il birrificio di Taybeh? Sì, il birrificio Taybeh accoglie visitatori per tour e degustazioni, offrendo uno spaccato unico sulla produzione di birra in un contesto particolare. È un’occasione per sostenere l’economia locale e scoprire un prodotto palestinese di alta qualità, apprezzato anche all’estero.
Perché il Mar Morto si sta ritirando? Il livello del Mar Morto sta calando a un ritmo allarmante, circa un metro all’anno. Le cause principali sono la deviazione delle acque del suo principale affluente, il fiume Giordano, per scopi agricoli e idrici, e l’intensa estrazione di minerali da parte delle industrie circostanti.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!




