Certamente la lontananza da amici e parenti ma anche dalla civiltà in generale avrà giocato un ruolo decisivo: in Antartide si è consumato un tentato omicidio dai contorni alquanto bizzarri.
Tutto è accaduto per “colpa” dei libri gialli che i due protagonisti divoravano per occupare il tempo: lo scienziato Oleg Beloguzov, 52 anni, svelava continuamente al suo collega Sergey Savitsky, di 55 anni, la fine dei gialli che stava leggendo.
Finché un giorno non l’ha fatto infuriare così tanto che il 55enne ha preso un coltello in mano e l’ha piantato nel petto del collega scienziato.
Beloguzov è stato ricoverato in Cile ma non è in pericolo di vita, mentre Savitsky, arrestato, è stato rimandato ai domiciliari a San Pietroburgo.
I due protagonisti del primo caso di cronaca nera nell’Antartide lavoravano assieme da quattro anni nella stessa struttura, creata dai sovietici nel 1968.