Vaccino antitetanica introvabile: andatelo a comprare

VEB

Nelle ultime ore si sta diffondendo a macchia d’olio la notizia secondo la quale sia molto difficile reperire il vaccino antitetanica, premesso che il tetano è una patologia grave che, spesso, si origina da una ferita della pelle che viene contaminata da un batterio, normalmente presente nel terreno “Clostridium tetani”, colpisce principalmente i nervi ed i muscoli del nostro organismo, ma vediamo cosa è successo nello specifico.

Nel nostro Paese la vaccinazione antitetanica è obbligatoria per tutti i nuovi nati. Si inizia già al terzo mese di vita, con tre dosi programmate nel tempo, per poi fare altri richiami. Il vaccino antitetanico è formato da tossine che vengono rese inattive grazie a dei procedimenti chimici. Si tratta di sostanze che sono in grado di stimolare la produzione di anticorpi, ma non risultano patologiche.

La profilassi antitetanica prevede di ricorrere al vaccino anche dopo un infortunio, se in seguito a questo si verificano una ferita o una lesione. Sarà il medico a consigliare un richiamo di vaccino antitetanico o un’iniezione di immunoglobulina tetanica, che servono a neutralizzare tutte le tossine prodotte dai batteri.

Già lo scorso mese di novembre l’emergenza era stata registrata in Campania. Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, aveva dimostrato che l’antitetanica risultava irreperibile. Gli stessi farmacisti di Napoli lo avevano poi confermato, rispondendo che mancava già da mesi e nessuno si era preoccupato di mandare scorte né di offrire spiegazioni a riguardo. C’era persino chi si era spinto oltre denunciando il fatto alla Procura della Repubblica, arrivando fino al Ministero della Salute ma senza ottenere risultati concreti.

Antitetanica, vaccino introvabile in Veneto ed altre regioni

Antitetanica vaccino introvabile in Veneto ed altre regioni

Alla domanda se si possa avere un po’ di antitetanica, la risposta è sempre la stessa: è irreperibile da mesi.

E la situazione è grave anche nel nord Italia, in particolar modo in Veneto. In molti ospedali il vaccino in questione è praticamente introvabile. Non è purtroppo uno scherzo: in quasi tutto il Veneto le scorte sono finite.

La scorsa settimana una ragazza di Sernaglia della Battaglia si è vista rifiutare il vaccino dall’ospedale di Conegliano. La giovane era stata portata al Pronto soccorso dopo essersi bucata inavvertitamente il piede con un ago arrugginito mentre tagliava la legna. La ragazza è stata subito medicata, ma non le è stata somministrata la vaccinazione antitetanica.

Deve andare a comprarlo in farmacia”, ha risposto la struttura pubblica alla giovane.

Il problema è che anche le farmacie non sembrano affatto così provviste di dosi, non solo in Veneto. Lo scorso settembre il dottor Marcello Pittaluga, presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Alessandria, dichiarò a La Stampa che “da Ferragosto non arrivano rifornimenti, perché le aziende produttrici non inviano il vaccino”.

La faccenda si complica ancor di più sul versante prevenzione, dato che in molti devono fare il richiamo della vaccinazione, ma le dosi, come detto, sono introvabili.

Nel frattempo, in emergenza, si può comunque utilizzare il vaccino polivalente antitetanico e antidifterico. Non ci sono infatti controindicazioni ad assumere comunque il preparato contro la difterite.

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