La morte del grande autore televisivo ha gettato nello sconforto amici e parenti, che in massa gli hanno tributato l’ultimo saluto, spendendo parole di rispetto e di riconoscimento per il grande contributo apportato alla storia della televisione italiana.
Ma naturalmente non sono mancati neppure coloro che, neppure in occasione della sua dipartita, hanno perso l’occasione per sottolineare quanto Gianni Boncompagni abbia avuto il merito indubbio di lanciare diverse showgirl, ma in un certo tipo di televisione, che a molti non piace, e soprattutto sfruttando sempre la sua posizione, anche per “approfittarsi” di ragazzine minorenni.
Barbara Carfagna, giornalista del Tg1, ad esempio, su Facebook ha raccontato un retroscena su Boncompagni non certo lusinghiero : “Quanto cambia chi è la persona che lo compie nel racconto di un comportamento? Tutti amavamo e piangiamo la morte di Boncompagni. Io me lo ricordo a qualche festa da D’Agostino in cui si parlava di Berlusconi. Anche lui aveva avuto amanti minorenni e le aveva piazzate con successo, anche nella TV di Stato. C’era anche Freccero che chiosava: “la vita è come il film ‘La Società degli uomini'”. E, come spesso accade, aveva ragione. Una di queste amate e piazzate in Rai a 16 anni, era lei. Isabella Ferrari. Qui Insieme a uno dei più grandi accusatori di Berlusconi per le vicende Ruby e Noemi. Però Boncompagni lo abbiamo sempre visto tutti solo come un creativo Pigmalione”, ha affermato la Carfagna.
Poi ha aggiunto: “Lei e la Gerini come due miracolate per averlo avuto accanto, brave belle e intelligenti; una oggi pure sofisticata intellettuale, in Teatro con Travaglio. Una parte la fecero fare pure a lui, Bonco sul palco con Ingroia Ruotolo e Di Pietro. Perché alla fine questo è stato l’esito di un comportamento oggi condannato, negli anni ’80 accolto e finanziato pure con i soldi pubblici. Lui vedeva chiaramente questi paradossi, anzi li sottolineava in interviste ficcanti e ne rideva”.
