Beata ignoranza, il film intelligente e gradevole di Massimiliano Bruno sarà nelle sale italiane dal 23 febbraio 2017.
Lo scontro è quello fra scienza e umanesimo, informatizzazione e classicità, nuovo e antico.
Chiamiamolo come vogliamo, ma ci siamo capiti. Chi sta tutto il giorno attaccato al computer o allo smartphone, e chi invece preferisce leggere, nei momenti di libertà, un bel libro classico, godendo del frusciare delle pagine quando si sfogliano.
Ernesto, interpretato da Massimo Giallini, è un austero professore di liceo, tutto libri e didattica classica.
Vive una sua vita, dentro e fuori la scuola, in maniera riservata e un po’ al di fuori dal mondo.
Per contro il suo collega Filippo, interpretato da Alessandro Gassmann, è estroverso, piacente, e soprattutto collegato perennemente al web.
I due, vecchi amici, dopo essersi persi di vista per diversi anni, si ritrovano a insegnare nella stessa classe.
E il loro modo diverso di vedere la vita e anche l’insegnamento, li porta inevitabilmente a entrare in conflitto.
Quando all’improvviso entra nella loro vita Nina, una ragazza che propone loro una sfida: Ernesto deve provare a impratichirsi con la rete, e Filippo ne deve uscire per un periodo di tempo.
Questa sfida li costringerà a trovare una sintesi, un equilibrio che li renderà migliori. Una bella sintesi, quella di Massimiliano Bruno, della nostra condizione attuale di uomini moderni.