Bollino Rosa, gli ospedali a misura di donna in Italia

VEB

Arriva il “Bollino Rosa”, ovvero quel riconoscimento che l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, attribuisce agli ospedali italiani che sono più “vicini” alle esigenze delle donne, strutture che offrono servizi di prevenzione e diagnosi delle patologie femminili più diffuse, tutto quanto è riservato, in particolar modo, a quella che viene definita “l’utenza rosa”, ma quanti sono in italia gli ospedali che meritano il “bollino rosa”? Non sono tanti naturalmente, ma in realtà neanche pochi.

Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, ha come obiettivo quello di creare un network di ospedali a “misura di donna” sempre più all’avanguardia nella prevenzione, diagnosi e cura, contribuire ad una scelta consapevole da parte dell’utente attraverso un confronto diretto tra i servizi offerti dalle diverse strutture e dare voce alle pazienti sui servizi premiati.

Ad oggi, sono 306 gli ospedali italiani ‘amici delle donne’, premiati con i Bollini rosa dell’Onda per il biennio 2017-2018.

I componenti di un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.

Nel censimento sono state coinvolte un migliaio fra le 1.500 strutture tra ospedali e case di cura convenzionate italiane, ma le adesioni alla valutazione sono state solo 324.

Bollini Rosa, in Italia sono 306 gli ospedali a misura di donna

Bollini Rosa in Italia sono 306 gli ospedali a misura di donna

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale.

Sono state introdotte anche due nuove specialità, la geriatria e la pediatria, ed è stata valutata pure la presenza di percorsi “ospedale-territorio”, soprattutto nelle aree specialistiche che riguardano patologie croniche come cardiologia e diabetologia e, nell’ambito dell’accoglienza in ospedale.

La salute della donna è obiettivo strategico, ribadito anche nell’ultimo G7 Salute – ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della presentazione dei Bollini rosa – che fin dall’inizio del mio mandato ho sostenuto con determinazione in particolare attraverso l’implementazione di azioni che riguardano la medicina di genere e il benessere riproduttivo, l’appropriatezza dell’assistenza nel percorso nascita e la promozione della salute della mamma e del suo bambino, l’informazione delle donne relativamente ai rischi collegati al periodo post-fertile come quello osteoporotico e cardiovascolare, oltre a tutte le politiche di prevenzione dei tumori e delle patologie sessualmente trasmissibili”.

“Siamo partiti con 44 ospedali nella I edizione, 10 anni fa, e festeggiamo oggi il traguardo di 306 ospedali. In questi anni la rete degli ospedali “amici delle donne” si è allargata e solo rispetto al biennio precedente quelli nuovi sono 86 – ha spiegato invece Francesca Merzagora, presidente di Onda – in questo decennio sono stati fatti molti passi avanti nell’ambito della medicina di genere e la salute delle donne sta diventando un punto di attenzione per molte strutture, come dimostrano i nostri dati, ma c’è ancora molto da fare”.

Grazie all’intesa storica con Federfarma, tutte le farmacie italiane possono fornire indicazioni per l’ospedale a “misura di donna” più vicino.

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