Bruce Springsteen, niente concerto in North Carolina per protesta

VEB

Ognuno di noi a modo suo, con le armi più o meno potenti che si hanno nelle proprie mani, può influire in modo positivo sulla società, contribuendo a cambiare un mondo che troppo spesso è dominato ancora da ingiustizie e discriminazioni.

Lo ha dimostrato in modo lampante Bruce Springsteen: lui, non essendo un politico, ben poca voce in capitolo aveva su una legge appena varata in North Carolina, ma ha saputo trovare un modo per far rimbalzare la notizia in tutto il mondo.

Il Boss ha infatti deciso di cancellare la data di Greensboro dopo l’approvazione della norma che introduce restrizioni per l’utilizzo dei bagni da parte dei trans e impedisce ai governi locali di fissare delle norme proprie contro la discriminazione sessuale.

L’annuncio dell’annullamento è stato dato in una nota pubblicata sul sito ufficiale di Bruce Springsteen e della E Street band: “Alcune cose sono più importanti di un concerto rock e la battaglia contro il pregiudizio e l’intolleranza è una di queste – scrive il Boss – E’ il modo più forte che ho per alzare la mia voce contro chi continua a cercare di farci tornare indietro invece di andare avanti”.

“A mio avviso – si legge ancora nella nota ufficiale – si tratta di un tentativo, da parte di persone che non sopportano il progresso che il nostro Paese ha fatto nel riconoscere i diritti umani a tutti i nostri cittadini, per ribaltare quel progresso. In questo momento, ci sono molti gruppi, imprese ed individui in North Carolina che stanno lavorando per contrastare e superare questi sviluppi negativi”.

Anche molti amministratori delegati delle maggiori società hanno duramente criticato la disposizione legislativa e chiesto al governatore dello Stato di revocarla, minacciando di boicottare il North Carolina.

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