Cancro, studi inglesi e italiani danno speranza per cure definitive

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Negli ultimi dieci anni, con l’aumento e l’invecchiamento della popolazione mondiale, i casi di tumore nel mondo sono aumentati del 33% e cresceranno ancora. Il cancro è la seconda causa di morte nel mondo dopo le malattie cardiovascolari: una donna su 4 e un uomo su 3 sviluppano questa malattia nel corso della vita.

Per le donne, il tumore più comune resta quello al seno, che ha colpito nell’ultimo anno 2,4 milioni di persone, mentre per gli uomini invece il numero uno è il tumore alla prostata con 1,6 milioni di casi. Ma i big killer sono il cancro alla trachea, quello ai bronchi e quello al polmone.

Per fortuna negli ultimi decenni la ricerca ha fatto passi da gigante: sono state messe a punto cure capaci di sradicare completamente la malattia in molti casi, ma in altrettanti è ancora lunga la strada da affrontare.

Ma i ricercatori non se ne stanno certamente con le mani in mano e quasi ogni giorno siamo lieti di poter annunciare buone nuove, che ci danno ottime speranze per il prossimo futuro.

Cancro studi inglesi e italiani danno speranza per cure definitive

Cancro studi inglesi e italiani danno speranza per cure definitive

Alcuni scienziati britannici, ad esempio, stanno dando vita a una nuova cura che potrebbe essere pronta nel 2018: pare che in fase di test siano molti i pazienti oncologici guariti “miracolosamente”.

La terapia è basata sulle cellule neutrofili – ovvero la nostra prima linea di difesa verso gli agenti nocivi. Queste sarebbero in grado di uccidere le cellule tumorali in maniera diretta attraverso l’ausilio di particolari sostanze o anticorpi. Ma sarebbero anche in grado di farlo indirettamente reclutando altri tipi di cellule immunitarie.

La scoperta degli scienziati è tanto efficacia quanto semplice: si estraggono le cellule immunitarie in grado di uccidere il cancro prelevandole da un piccolo campione di sangue da un donatore sano. Dopodiché si fanno moltiplicare nella quantità di diversi milioni – attraverso un processo che ora rimane segretissimo – per poterle somministrare al paziente.

Il team di studiosi – insieme ai ricercatori del King’s College di Londra – si sta concentrando particolarmente sul cancro del pancreas, una delle neoplasie più letali.

I test condotti in laboratorio sembrano essere stati particolarmente entusiasmanti e quindi la scoperta degli scienziati non sarebbe un trattamento per migliorare la qualità della vita, ma una vera e propria cura che potrebbe essere testati sui pazienti già nel prossimo anno.

Un  altro approccio innovativo è stato invece studiato da un team di scienziati italiani che da anni vanno a caccia del punto debole del tumore e hanno concentrato la loro attenzione su alcuni ‘guardiani’ dell’integrità del genoma.

Spegnere il cancro come si spengono le luci di una casa ‘intelligente’ grazie alla domotica: è questo l’obiettivo di una nuova classe di ‘interruttori molecolari’, che bloccano in modo selettivo i meccanismi di riparazione del Dna cruciali per la sopravvivenza delle cellule tumorali.

Il gruppo vede a capo Fabrizio d’Adda di Fagagna, ricercatore dell’Istituto Firc di Oncologia Molecolare (Ifom) di Milano e dell’Istituto di Genetica Molecolare del Cnr di Pavia.

I ricercatori hanno sviluppato una classe innovativa di molecole dette antisenso, che costituiscono la base di una categoria emergente di farmaci, estremamente innovativa per personalizzare la terapia, paziente per paziente e tumore per tumore, e aprire la strada a una futura medicina più precisa e meno tossica.

I risultati delle loro hanno conquistato le pagine di ‘Nature Cell Biology’ e offrono una comprensione più approfondita del meccanismo di segnalazione e riparazione del Dna danneggiato.

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